Spararono a 18enne in centro davanti ai passanti: 3 arresti

Spararono a 18enne in centro davanti ai passanti: 3 arresti
I carabinieri di Lucera (Fg) hanno arrestato tre persone, Francesco Pepe, 22 anni, Vincenzo Cenicola, 18, entrambi con precedenti, ed Edoardo Enzo Mentana, 18, incensurato,...

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I carabinieri di Lucera (Fg) hanno arrestato tre persone, Francesco Pepe, 22 anni, Vincenzo Cenicola, 18, entrambi con precedenti, ed Edoardo Enzo Mentana, 18, incensurato, perché ritenuti responsabili di lesioni aggravate in concorso e porto abusivo di armi da sparo. Le indagini sono scattate dopo un gravissimo episodio di violenza accaduto lo scorso 4 agosto nel cuore della città, l'affollata via Gramsci. I tre giovani, dopo aver parcheggiato l'auto, sono andati a cercare Luigi Bevilacqua, già noto alle forze dell'ordine e già destinatario di un provvedimento restrittivo, e l'hanno trovato in un locale. I tre hanno invitato Bevilacqua e uno dei suoi amici a uscire fuori per discutere, probabilmente di vecchi dissidi: ne è nata una disputa molto accesa al termine della quale Francesco Pepe ha esploso alcuni colpi d'arma da fuoco, colpendo almeno tre volte la vittima alle gambe. La cosa più sconvolgente è stata l'impassibilità con cui i passanti hanno assistito all'evento: nessuno si è preoccupato di chiamare i soccorsi.


I tre si sono dileguati, la vittima e i suoi amici sono andati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Lucera e hanno fornito tutti una versione dei fatti totalmente diversa da quella reale: hanno raccontato che Bevilacqua era stato ferito da un extracomunitario, che gli aveva sparato perché non gli era stata regalata una sigaretta. I carabinieri si sono insospettiti, hanno scoperto anche che la vittima aveva manifestato l'intenzione di far sparire in qualche modo i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona dell'agguato, ma i militari sono stati più veloci. La visione dei video ha permesso di identificare i responsabili, e di scoprire anche che la mamma di uno degli arrestati si trovava sul posto al momento dell'agguato, insieme al compagno. A casa di Pepe è stata trovata una pistola con matricola abrasa, assemblata artigianalmente. Pepe si trova nel carcere di Foggia, gli altri due ai domiciliari. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia