OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
C'è anche Vieste, in Puglia, tra i Comuni balneari che hanno chiesto lo status di "Comunità marine" al G20 spiagge che si è tenuto ieri - 19 aprile - a Caorle (Venezia). Si tratta di un riconoscimento speciale per quelle comunità che, da sole, attraggono 50 milioni di visitatori, il 12% delle presenze turistiche complessive in Italia. Tradotto in presenze significa registrare un enorme divario tra numero di residenti e numero di presenza turistiche durante la stagione balneare tale da trasformare i piccoli gioielli marini in una città media italiana che in alcuni casi raggiunge anche le 150mila presenze.
La richiesta
Così i sindaci di Vieste Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, hanno al Parlamento di varare quanto prima la legge che riconosca loro lo status di "Comunità marine" che permetterebbe di avere strumenti amministrativi più efficaci per gestire località da diecimila abitanti o meno che d'estate diventano città da centomila.
«Nei prossimi anni potremmo essere costretti a intraprendere azioni decise e anche drastiche per garantire la sicurezza delle nostre comunità, limitando i flussi turistici a protezione dei nostri residenti per garantire la sicurezza di tutti», è la provocazione che arriva dal G20 Spiagge.
I servizi
Il rischio per i "piccoli Comuni balneari" infatti è quello di trovarsi impreparati dal punto di vista dei servizi - servizi pubblici, trasporti, rifiuti - con dotazioni organiche e finanziarie inadeguate in quanto parametrate – secondo le vigenti regole generali – alla popolazione stabilmente residente.
Il G20 e il futuro
A Caorle si sono contati almeno 500 partecipanti durante i tre giorni e in conclusione tutti i soggetti pubblici e le associazioni di categoria hanno firmato un appello a sostegno della proposta di legge.
Quotidiano Di Puglia