Schianto sulla Flaminia, muoiono due giovanissimi chef L’sms alla madre: «Parto ora»

Francesco Tridenti, il giovane chef morto in un incidente. L'sms alla mamma poco prima dello schianto
Volevano diventare grandi chef e aprire un giorno un ristorante tutto loro. Invece il destino di Davide Vitale, 20 enne di Lucera, e Francesco Tridenti, di Sirolo, si è...

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Volevano diventare grandi chef e aprire un giorno un ristorante tutto loro. Invece il destino di Davide Vitale, 20 enne di Lucera, e Francesco Tridenti, di Sirolo, si è interrotto bruscamente sulla Flaminia. Un’ora prima uno dei due ragazzi, Francesco aveva scritto un sms alla mamma: «Sto partendo da Civitanova, ci sentiamo dopo».


Era andato a prendere il collega arrivato in treno da Lucera (Foggia). Insieme erano diretti a Saturnia, in Toscana: avevano trovato lavoro per la stagione invernale in un ristorante stellato di Montemarano (Grosseto), ieri avrebbero dovuto cominciare i preparativi per il veglione di Capodanno. Volevano fare esperienza, crescere come cuochi. Ma alle 21,50 alle porte di Spoleto, in Umbria, la Mini Cooper su cui viaggiavano lungo la Statale 3 Flaminia ha perso aderenza, ha sbandato, si è adagiata su un fianco e ha invaso l’altra corsia, dove è stata centrata in pieno da una Fiat 500. Un impatto terrificante. Per Francesco Tridenti, 21 anni di Sirolo, e Davide Vitale, 20enne pugliese, non c’è stato nulla da fare. I vigili del fuoco e il 118 hanno impiegato un’ora per liberarli dall’inestricabile ammasso di lamiere in cui sono rimasti intrappolati.

A metà percorso, all’ingresso di Spoleto, poco dopo lo svincolo per Eggi, in un punto maledetto dove la Flaminia si riduce da 4 a 2 corsie all’uscita da una semicurva, la Mini Cooper di Francesco ha sbandato, forse per colpa dell’asfalto viscido, e si è schiantata contro una Fiat 500 su cui viaggiava una coppia di Assisi: illeso il marito, ferita in modo non grave la moglie 48enne (S.C.). Sull’incidente indagano i carabinieri di Spoleto, coordinati dal pm Iacone che ha disposto il sequestro dei veicoli e accertamenti tecnici sui corpi delle vittime. Davide è morto prima ancora di arrivare al Pronto soccorso di Spoleto, mentre Francesco, era in vita quando i vigili del fuoco l’hanno liberato. Il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale di Terni.
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Quotidiano Di Puglia