Foggia alla mercè del racket che detta legge e semina il terrore tra i cittadini. Un quadro allarmante, che viene dalle dichiarazioni dello stesso procuratore della...
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«L’estorsione - ha aggiunto il procuratore - è un reato che non è difficile da perseguire perché lascia, inevitabilmente, traccia. Noi possiamo reprimerle ogni volta che c’è la collaborazione delle vittime». Il procuratore Vaccaro ha parlato degli strumenti repressivi: in primis del pool di magistrati presente in Procura che si dedica unicamente al fenomeno del racket. Poi ha fatto il punto sull’incremento in città delle telecamere per la videosorveglianza. «Oggi - ha detto Vaccaro - il controllo del territorio e la tutela dei cittadini si fa attraverso le telecamere di sicurezza. Foggia ha bisogno di un nuovo sviluppo delle associazioni Antiracket. Vorrei, in questo modo, che la gente si sentisse tutelata. Se c’è più gente che reagisce questo fenomeno si può sconfiggere». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia