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«Sarò la sindaca di tutti, a partire dagli ultimi. Il voto espresso dalla maggioranza delle elettrici e degli elettori foggiani traccia senza se e senza ma la via del cambiamento che Foggia ha voluto intraprendere, con buona pace di quanti avrebbero voluto riconsegnarla ad una visione miope e senza prospettive di crescita reali. Il mio ringraziamento e quello del campo largo progressista va a quanti si sono spesi nell'azione di riscatto sociale e politico, per quella rinascita che la nostra città attendeva e per la quale ci siamo battuti con la forza della ragione e delle idee».
Lo afferma la candidata sindaca del campo largo progressista a Foggia, Maria Aida Episcopo, in una nota inviata quando 29 sezioni scrutinate le consegnano il 52% dei voti sull'avversario del centrodestra che - sempre secondo i dati provvisori - ne ottiene la metà. «In questo momento - prosegue - il mio primo pensiero va agli ultimi che nella nostra città sono tanti, e per troppo tempo sono stati dimenticati. La mia ambizione sarà proprio quella di ripartire dalle sacche sociali dei più deboli, i quali hanno fatto da sfondo al degrado che abbiamo ereditato e che sconfiggeremo, forti dei principi etici, morali e politici che ci contraddistinguono. Formulo a tutti gli eletti gli auspici di buon lavoro per la collettività che ognuno, nessuno escluso, ha il dovere di servire». «Quello che sento di poter dire è che sarò la sindaca di tutti - conclude - senza distinzione di ruoli, perché il Palazzo in cui eserciteremo la complessità dei nostri doveri sarà trasparente come una casa di vetro».
Emiliano: laboratorio funziona
«Questo è un laboratorio al quale io lavoro dal 2013 e alla fine penso che avevo ragione sul fatto che le forze progressiste o si alleano o perdono le elezioni.
Schlein: uniti si vince
«Grande gioia per la vittoria di Maria Aida Episcopo e della nostra coalizione. Foggia rialza la testa dopo sette anni di malgoverno e lo scioglimento per mafia. È la dimostrazione che uniti si vince, l'alternativa alla destra c'è. Il partito democratico ci ha creduto dall'inizio e lavorerà ancora più convintamente in questa direzione. Da oggi Foggia può scrivere una pagina di futura diversa.» Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
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Sono stati chiusi alle 15 i seggi a Foggia dove ieri e questa mattina si è votato per la scelta del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale dopo oltre due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. L'affluenza finale (con una sola sezione che tarda ad arrivare) è del 60,38%. Un dato in calo rispetto a quello delle precedenti elezioni comunali del 2019 quando l'affluenza totale arrivò al 66,74%.
Subito dopo la chiusura dei seggi è cominciato lo spoglio delle schede. Cinque i candidati che concorrono alla carica di primo cittadino per oltre 700 candidati consiglieri. In caso di ballottaggio si tornerà al voto domenica 5 e lunedì 6 novembre. I candidati che si sfidano e i risultati sono questi (6 sezioni su 147): Giuseppe Mainiero (5%), Nunzio Angiola (8,39%), Raffaele Di Mauro (35,97%), Antonio De Sabato (6,61%) e Maria Aida Episcopo (44,03%).
Foggia, affluenza in calo
Alle 23 di ieri, a chiusura dei seggi, l'affluenza era ancora molto bassa e ha fatto registrare, rispetto alle ultime consultazioni, un crollo del 20% di votanti. Aveva votato il 46,66% degli aventi diritto: meno della metà dei circa 120mila residenti chiamati al voto. Nel 2019, alla stessa ora, aveva votato il 66,74% degli aventi diritto. Al termine delle operazioni di voto inizierà lo spoglio elettorale. In caso di ballottaggio Foggia tornerà al voto domenica 5 e lunedì 6 novembre.
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