Gtp Spa, holding barese leader nella logistica e nel trasporto merci: l'impresa non ha confini

Ha spostato in un anno 160mila camion su strada e ferro

Gtp Spa, holding barese leader nella logistica e nel trasporto merci: l'impresa non ha confini
Stabilmente attiva sulla linea Adriatica, raddoppia la frequenza del trasporto merci su quella Tirrenica, verso il Nord Europa. Ascolta: Fisco, riforma in tre aliquote....

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Stabilmente attiva sulla linea Adriatica, raddoppia la frequenza del trasporto merci su quella Tirrenica, verso il Nord Europa.

E, intanto, progetta l’irrobustimento del collegamento tra Bari e il porto di Taranto, strizzando l’occhio ad Africa e Medio Oriente. Gts Spa non vuole porsi limiti, oltre quelli infrastrutturali della rete nazionale. La holding barese della famiglia Muciaccia punta a consolidare la propria posizione di leader della logistica, facendo della sostenibilità commerciale, ambientale e sociale la leva del successo, in un tempo in cui sottrarre mezzi alla circolazione stradale è diventato un obbligo comunitario. Trasporti intermodali dalla presa alla consegna, con un fatturato di 150 milioni di euro nel 2022 (+15% sul 2021) per 4 milioni di tonnellate di merci movimentate ogni anno. Grazie a una flotta di 2.700 container 30’/45’ di proprietà e uno staff di oltre 220 collaboratori, Gts collega ogni giorno l’Italia a Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Belgio, Olanda, Germania, Grecia e Turchia. E in 12 mesi, dall’asfalto al ferro, di camion ne ha spostati 160mila, abbattendo del 65% le emissioni in aria.

GLI OBIETTIVI

L’ultima intuizione è stata applicata alla tratta Campania-Lombardia. «Fino a “ieri” – spiega il direttore commerciale, Fabio Piliego – sulla linea Tirrenica facevamo viaggiare 3 treni a settimana da Marcianise a Segrate, terminal di rilancio giornaliero su Rotterdam, in Olanda, e Gran Bretagna, e un treno al giorno da Marcianise a Piacenza, terminal di rilancio quotidiano su Zeebrugge, in Belgio. Ora abbiamo spostato il terminal da Marcianise a Nola e raddoppiato la frequenza settimanale dei treni, da 3 a 6». Dinamica che, anche in vista dello spostamento su Nola della tratta per Piacenza, determinerà presto il trasferimento di tutte le attività di Gts sul terminal nolano. «Ma potremo incrementare ulteriormente le corse – avverte il manager – solo quando Rfi avrà ultimato l’adeguamento della linea Tirrenica al transito di container di massima altezza, ora ostruito da alcune gallerie sull’appennino Tosco-Emiliano». Al momento, è la residua disponibilità sul mercato di “carri ribassati” a consentire il superamento di questo limite che, vigente anche tra Puglia e Campania, rende commercialmente più attrattiva la linea Adriatica, dal 2016 aperta al profilo massimo. «Abbiamo un treno al giorno da Bari a Piacenza, uno per Segrate e tre a settimana per Bologna, Padova e Melzo, che rilancia sull’Olanda. Mentre da Brindisi, due treni a settimana per Jesi, riservati alle bevande», assicura Piliego. Che poi anticipa la mossa sul versante jonico: «Il collegamento tra Bari e il porto di Taranto, oggi “spot”, diventerà regolare. E ciò in ragione dei piani di sviluppo di Yilport per l’attracco di merci intercontinentali e del collegamento ferroviario con la banchina appena eseguito».

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Quotidiano Di Puglia