Tasse, entro martedì pagheremo 44 miliardi

Tasse, entro martedì pagheremo 44 miliardi
Entro martedì prossimo, 16 dicembre, gli italiani sono chiamati a versare al fisco ben 44 miliardi di euro. In vista della scadenza di fine anno è questa la stima...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Entro martedì prossimo, 16 dicembre, gli italiani sono chiamati a versare al fisco ben 44 miliardi di euro. In vista della scadenza di fine anno è questa la stima dell'ufficio studi della Cgia di Mestre che ha quantificato il gettito che ciascuna imposta assicurerà al fisco o ai Comuni italiani. Il versamento dell'Iva garantirà l'importo più cospicuo, pari a 16 miliardi di euro; dalle ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti l'Erario incasserà altri 12 miliardi, mentre l'ultima rata dell'Imu, che in grandissima parte affluirà nelle casse dei sindaci, costerà agli italiani ben 10,6 miliardi di euro.




La Tasi, che in questa speciale graduatoria è presente per la prima volta solo da quest'anno, consentirà ai Comuni di incassare 2,3 miliardi. Dalla Tari, vale a dire il nuovo tributo sull'asporto rifiuti, l'ultima rata di quest'anno assicurerà un gettito di quasi 1,9 miliardi, mentre dal versamento dell'Irpef dei lavoratori autonomi arriverà 1 miliardo.

Infine, dall'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e dalle ritenute sui bonifici per le detrazioni Irpef, l'Erario incasserà rispettivamente 231 e 72 milioni di euro.



CRISI DI LIQUIDITÀ

«Il 16 dicembre - segnala il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - è tradizionalmente una scadenza fiscale da far tremare i polsi: potrebbe mettere in seria difficoltà molte famiglie e altrettante piccole imprese a causa della cronica mancanza di liquidità e con il perdurare della crisi, questo impegno economico rischia di diventare per molti imprenditori un vero e proprio stress test».



Per quel che riguarda specificamente Tasi e Imu, i contribuenti sono a chiamati a versare uno solo dei tributi, o entrambi, a seconda della loro particolare situazione. Chi possiede solo la casa in cui abita dovrà versare unicamente l'Imu. Invece nel caso si sia proprietari di altri immobili insieme alla Tasi andrà pagata anche l'Imu, con un tetto massimo fissato all'11,4 per mille. Il versamento può essere effettuato con lo stesso modello F24 ma i due tributi avranno un codice distinto e andranno sommati.



Un caso particolare è quello in cui l'immobile sia dato in affitto. La legge che prevede che - limitatamente alla Tasi - proprietario e locatario siano titolari di due autonome obbligazioni tributarie. L'inquilino dovrà versare una quota stabilità dal Comune tra il 10 e il 30 per cento del totale. L'Imu resta invece interamente a carico del proprietario.



Non dovranno invece passare alla cassa, nella maggior parte dei casi, i proprietari di terreni agricoli: la scadenza per la relativa Imu è stata infatti spostata al 26 gennaio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia