Risale il debito pubblico. Entrate tributarie in calo

Risale il debito pubblico. Entrate tributarie in calo
(Teleborsa) - Nel mese di ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è risalito toccando i 2,157 miliardi di euro (2,134 miliardi a settembre e 2,085 miliardi...

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(Teleborsa) - Nel mese di ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è risalito toccando i 2,157 miliardi di euro (2,134 miliardi a settembre e 2,085 miliardi nell'ottobre 2013).

Il risultato resta comunque al di sotto del record toccato lo scorso giugno.



L'incremento, spiega la Banca d'Italia nel bollettino “Finanza, fabbisogno e debito” riflette per 6,6 miliardi il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e per 17,8 miliardi l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro.



L'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei BTP indicizzati all'inflazione (BTPi), sottolinea Via Nazionale, hanno contenuto l'incremento del debito per 0,8 miliardi ad ottobre e per 8,4 miliardi nei primi 10 mesi dell'anno.



Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,5 miliardi, mentre il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.



Nei primi dieci mesi il debito pubblico è aumentato di 87,7 miliardi, riflettendo il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (64,4 miliardi) e l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (31,7 miliardi).



Sul fabbisogno dei primi dieci mesi ha inciso per 4,7 miliardi (11,7 miliardi nel corrispondente periodo del 2013) il sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'euro. Complessivamente, la quota di competenza italiana del sostegno finanziario ai paesi dell'area era pari alla fine dello scorso ottobre a 60,3 miliardi.



Quanto alle entrate tributarie, sono state pari a 28,5 miliardi, in diminuzione del 2,7 per cento (0,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi dieci mesi dell'anno le entrate sono rimaste sostanzialmente invariate. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia