Quando si è in presenza di un mancatopagamentodelle rate del mutuo, ed è ormai chiaro che il debitore non può più far fronte agli impegni assunti nei...
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Il “decreto mutui” (in vigore da novembre 2016) ha introdotto importanti novità per quanto riguarda le regole sul pignoramento: la clausola anti- insolvenza.
Questa clausola prevede che dopo18 rate delmutuononpagate, le banche potranno vendere la casa, senza dover ricorrere -comeaccade oggi - all’ufficiale giudiziario e senza doverla mettere obbligatoriamente all’asta. Un perito indipendente (scelto dalle parti o, in caso di mancato accordo, nominato dal Presidente del Tribunale) stabilisce il valore di mercato dell’abitazione. La banca venderà la casa attraverso agenzie immobiliari e integrerà la quota mancante del mutuo mentre un eventuale avanzo andrà direttamente all’exproprietario.
I cittadini però nonsono obbligati ad accettare questa condizione: possono scegliere se accettarela clausola almomento della firma del contratto di mutuo.In caso contrario resterà in vigore la vecchia norma: dopo 7 rate nonpagate, le banche potranno rivolgersi al tribunale per il pignoramento e lasuccessivamessaall’asta.La differenza fra i due sistemi è chiara: con la clausola anti-insolvenza il numero di rate che si possono nonpagare è più alto ma la banca potrà riprendersi più velocemente la casa, senza clausola ilnumerodi rate è minore ma le banche avranno tempi più lunghi e procedure più complesse per espropriarel’abitazione. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia