(Teleborsa) - Nel mese di agosto, l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell'1,2% nei confronti di agosto...
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Complessivamente, nei primi otto mesi del 2015 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Lo comunica l'Istat precisando che alla fine di agosto i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 62% degli occupati dipendenti e corrispondono al 59% del monte retributivo osservato. Con riferimento ai principali macrosettori, ad agosto le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,7% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che ad agosto presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: agricoltura; energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi; metalmeccanica.Si registrano variazioni nulle nei settori del credito e assicurazioni, degli alimentari, bevande e tabacco e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di agosto non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è scaduto. Alla fine di agosto la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 38% nel totale dell'economia e del 19,9% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 56,3 mesi per l'insieme dei settori e di 39 mesi per quelli del settore privato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia