Il Fmi ha alzato la sua stima di crescita per l'Italia, portandola a +0,7% per quest'anno e +1,2% per il prossimo (da 0,5% e 1,1%). Lo hanno annunciato i tecnici...
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Ma i prestiti del sistema bancario alle Pmi italiane continuano a essere «scasrsi e costosi» segnala il Fondo monetario nel comunicato conclusivo al termine della tradizionale missione in Italia. Una situazione che deriva dal «pesante pedaggio» che banche e imprese hanno pagato alla recessione. Per le banche, scrivono gli ispettori del Fondo, le sofferenze hanno raggiunto il livello record del 18% degli impieghi, «diventando un problema sistemico».
Il Fondo suggerisce una strategia su ampia scala per irrobustire banche e bilanci delle imprese, due fattori che sosterranno la ripresa dell'economia. Per le banche, in particolare, il suggerimento è quello di «introdurre limiti temporali per le svalutazioni delle sofferenze» in modo da incoraggiare le banche a ridurne lo stock.
«Sosteniamo ampiamente le riforme del governo, ci sono ottime riforme», dicono i tecnici del Fmi, spiegando che la «sfida» dei prossimi anni è la piena realizzazione delle misure e che l'Italia deve «approfittare del momento propizio» per accelerare gli sforzi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia