Arbore racconta Dalla: «Avevo sette anni e gli feci da babysitter a Foggia». L'amore per la Puglia di Lucio negli aneddoti

Arbore racconta Dalla: «Avevo sette anni e gli feci da babysitter a Foggia». L'amore per la Puglia di Lucio negli aneddoti
«Lui per me era il figlio della signora Melotti, che era amata da mia madre ma non da mio padre (sorride, ndr), perché le faceva spendere tanti soldi in abiti»....

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«Lui per me era il figlio della signora Melotti, che era amata da mia madre ma non da mio padre (sorride, ndr), perché le faceva spendere tanti soldi in abiti». Così Renzo Arbore racconta Lucio Dalla. Partendo dalla mamma. «La chiamavano la modista, veniva a Foggia. Ricordo una volta che venne e sparse tutti i vestiti e mi affidò il figlio, io avevo sette anni e dovevo intrattatenerlo. Dopo tanti anni l'ho incontrato a Sorrento. Capii subito che Lucio sarebbe diventato qualcuno e aveva già scritto alcune canzoni importanti».

Le passioni in comune, il racconto di Albore

Arbore e Dalla trovarono subito punti in comune: l'amore per la Puglia (Dalla passò le estati della sua infanzia a Manfredonia), per Napoli, la passione per il clarinetto jazz. «Ci intendevamo. E quando arrivai secondo a Sanremo con Il clarinetto fu il primo a chiamarmi. Mi disse: 'Grazie per il pezzo per il nostro strumentò. Tante volte ci è capitato di suonare insieme e io l'ho sempre ospitato nelle mie trasmissioni». Lo sarà, in qualche modo, anche nel nuovo programma al via su Rai5 dal 10 ottobre «Appresso alla Musica». «Ci sarà una sua fantastica apparizione in cui smonta il clarinetto e fa vedere cosa si può fare con lo strumento smontato. Aveva doni straordinari: la grande fantasia e l'ecletticità, attingeva a tutte le musiche del mondo partendo dal jazz. E poi era dominato dalle passioni». Per Arbore un unico cruccio: «oltre a Caruso, avrebbe potuto far conoscere il suo repertorio anche all'estero»

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Quotidiano Di Puglia