Arcudi, il tarantismo e lo "sputo medicinale"

Arcudi, il tarantismo e lo "sputo medicinale"
Ad Andrano, nell’ex Convento dei Domenicani, si è tenuto un Seminario di Studio  dal titolo “Alessandro Tommaso Arcudi nel terzo centenario della...

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Ad Andrano, nell’ex Convento dei Domenicani, si è tenuto un Seminario di Studio  dal titolo “Alessandro Tommaso Arcudi nel terzo centenario della morte".


Arcudi,  nato a Galatina  nel 1655 da illustre famiglia che aveva dato anche altri  illustri personaggi   alla cultura e al rito greco di Terra d’Otranto   e morto nel Convento domenicano di Andrano nel 1718, fu un  dotto domenicano,  letterato e  autore di diverse opere. Fra  queste  “la Galatina letteraria “ edita a Genova nel 1709 , in cui elenca oltre quaranta uomini illustri della sua città natale,  fra cui  i Vernaleone, i Mongiò, gli Zimara, Francesco Cavoti e Stefano,  Pendinelli, arcivescovo  di Otranto trucidato dai Turchi  nella cattedrale  durante il sacco di Otranto del 1480. 

Oltre ad esser un letterato “insofferente e geniale”, come lo definisce Mario Marti in suo studio, Arcudi è tornato agli onori nella cronaca  recentemente quando nel Salento si è acceso il dibattito culturale sulla storia del  “tarantismo “ a Galatina e nel Salento. Fra i tanti studiosi che ultimamente  si sono  occupati dell’Arcudi ed il tarantismo a Galatina   è da ricordare    uno studio pubblicato  da alcuni anni  da Giancarlo Vallone dal titolo “ Le donne guaritrici nella  Terra del Rimorso - dal ballo risanatore allo sputo medicinale” (Congedo Ed.).

Secondo Vallone l’Arcudi,  che abitava  nel palazzo sito di fronte alla chiesetta di San Paolo a Galatina,   scrive nel 1699  che non era il ballo risanatore e la musica a risanare le tarantate  bensì  “lo sputo medicinale”. Questa facoltà -  privilegio, secondo la tradizione,era stata data al alcune donne  guaritrici,  le sorelle Fraina e  ricevuta direttamente da San Paolo, passato da Galatina durante il suo  viaggio verso Roma.   L’ ultima discendente  delle sorelle Fraina, prima di morire, avrebbe  sputato nel pozzo annesso alla chiesetta di San Paolo, dando  a quelle acque la capacità di risanare.  
Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era risaputo che le tarantate a Galatina bevevano l’acqua del pozzo annesso alla chiesetta, poi chiuso per ragioni igieniche.


Il Convegno in cui l’Arcudi è stato presentato dai relatori sotto l’aspetto  letterario, storico e religioso è stato organizzato dal Comune di Andrano, Confraternita dell’Immacolata, Pro Loco Andrano, Dipartimento di  Beni Culturali  dell’Università del Salento, Società di Storia Patria per la Puglia. Ha presieduto il seminario Mario Spedicato, dell’Università del Salento e presidente della Società di Storia Patria, sezione di Lecce, mentre le relazioni sono state a cura di Aldo Caputo, Filippo G.Cerfeda, Vito Petracca, Giancarlo  Vallone, padre Alfredo di Napoli, Vittorio Zacchino, Giovanni Vincenti, Gigi Galante, Francesco Giannachi.
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Quotidiano Di Puglia