Vaccini, in arrivo le diffide. I presidi: «Pronte le espulsioni»

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Vaccini, dopo i solleciti ecco le prime diffide. I dirigenti scolastici hanno temporeggiato a lungo perché non hanno alcuna voglia di allontanare i bambini da scuola e...

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Vaccini, dopo i solleciti ecco le prime diffide. I dirigenti scolastici hanno temporeggiato a lungo perché non hanno alcuna voglia di allontanare i bambini da scuola e vestire i panni dei cattivi. La legge però parla chiaro. L'ultimatum per i genitori è scaduto lo scorso 10 marzo. Sarebbero una decina in tutta la provincia, per ora, i casi di bambini destinatari di decreti di espulsione da asili nido e scuole materne perché non in regola con gli obblighi vaccinali. Il dato, ancora parziale in attesa che gli uffici scolastici provinciali raccolgano eventuali ulteriori segnalazioni dalle scuole, è reso noto dalla dirigente dell'Ufficio scolastico regionale della Puglia, Anna Cammalleri.

Lunedì scorso, 11 marzo, è stato l'ultimo giorno utile per i genitori per presentare i certificati di vaccinazione dei bambini di età 0-6 anni e da ieri le scuole hanno cominciato a notificare alle famiglie le prime lettere di diffida. Se in città non si registrano criticità, è in provincia che si sono già adottate le prime misure drastiche. Casi di irregolarità vengono segnalati in alcune scuole di Torchiarolo, Mesagne, Francavilla Fontana, Torre e Latiano.
«Purtroppo dobbiamo attenerci alla legge - afferma Clara Bianco, presidente provinciale dell'associazione nazionale dirigenti scolastici e alte professionalità della scuola - La necessità di emettere decreti per allontanare i bambini fa a pugni con il nostro mandato istituzionale, che è di fare in modo che i piccoli frequentino la scuola. La via del dialogo e del confronto costruttivo resta a mio avviso quella migliore per raggiungere l'obiettivo e non penalizzare i bambini».
Per i dirigenti, infatti, l'idea di dover allontanare un bambino dalla classe e dalle sue abitudini e una scelta difficile e dolorosa.
«Io mi auguro - aggiunge la Bianco - che prima o poi arrivi un sostegno a livello nazionale. Siamo stati lasciati soli a gestire una situazione che è molto complessa. Immaginate cosa possa significare per un bambino veder arrivare a scuola le forze dell'ordine per allontanarlo dalla sua classe».
In Puglia la percentuale dei bambini vaccinati si aggira attorno al 95%, ma nel 5% residuo è compresa anche la percentuale di coloro che, a causa di patologie pregresse, sono esonerati dagli obblighi.
«Un caso a parte - riprende la Bianco - è stato invece il dover gestire quei casi in cui in classe vi è la presenza di bambini immunodepressi e quindi a rischio. Abbiamo fatto in modo che non stiano nella stessa classe e monitorato la condivisione e la gestione degli spazi comuni».

Si apre adesso un altro capito. Entra nel vivo, infatti, la guerra di ricorsi tra le famiglie e le scuole che hanno espulso i bambini senza vaccino. I genitori no vax non fanno un passo indietro: «Non si può negare il diritto ai nostri figli di frequentare la scuola - spiega una giovane mamma - Mi batterò fino alla fine perché ritengono giusto che spetti solo alla famiglia decidere della salute dei propri figli». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia