Si chiamava Akira, aveva 4 anni ed una famiglia che l’amava. Akira non c’è più. Secondo quanto denuncia in una nota diramata agli organi di stampa...
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"La proprietaria - continua la nota - si è recata sul posto e ha rinvenuto il cane legato e l'ingresso al suo riparo era stato serrato. Akira era carbonizzata in più parti del corpo, e nella testa è stato possibile verificare la presenza di un bossolo. E' stata immediatamente sporta denuncia presso il comando dei Carabinieri di zona, con richiesta di perizia balistica". "Incrudelire fino alla morte verso una vita - afferma Antonella Brunetti, Delegata Guardia dell'Ambiente di Brindisi - è prerogativa unica dell 'uomo, nessun terrestre è capace di nuocere verso altre vite come l’uomo.
Quello che è accaduto ad Akira è inaccettabile, non c'è tempo, collocazione geografica e livello socio-culturale che accetti simili azioni. La crudeltà verso gli animali dovrebbe essere riluttante a qualsiasi forma di pensiero, ripudiata da ogni mente, e non trovare nessuno spazio o anfratto nella mente affinché possa nascere, l'attuale giurisprudenza, inoltre, non dovrebbe esitare nella certezza della pena, anzi è necessario quanto prima un inasprimento della L.189/04". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia