BRINDISI - Ingenti quantitativi di cocaina sarebbero giunti in Italia dal Nord Europa, secondo quanto emerso da indagini condotte dai carabinieri che hanno eseguito in vari...
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Le persone arrestate e finite in carcere sono Francesco Trisolini, 51 anni di Oria; Patricia Theodora Van Heel, 43 anni olandese; Daniere Risonola, 40 anni di Oria; Semira Ruggiero, 46 anni di Oria; Simone Nucera, 29 anni di Oria; Patrizio Perrone, 55 anni di Torchiarolo; Maria Grazia Mileto, 49 anni di Torchiarolo; Raffaele Trisolini, 46 anni residente a Bologna; Giancarlo Secondo Rogoli, 49 anni di Mesagne; Lucrezia Maggi, 36 anni, di Torre Santa Susanna; Salvatore Morleo, 32 anni, di Torre Santa Susanna, Giuseppe SOlazzo, 33 anni di Torre Santa Susanna; Luigi Calati, 33 anni di Mesagne.
Ai domiciliari: Santo Mastria, 56 anni, di Oria; Crocifisso Di Potenza, di Latiano, 29 anni.
Secondo quanto emerso dall’attività investigativa coordinata dal pm Valeria Farina Valaori, 4 donne avevano avuto ruolo apicale nella gestione dei traffici illeciti. Le accuse contestate sono di spaccio di ingente quantità di sostanza stupefacente, porto e detenzioni illegali di arma da fuoco, ricettazione e rapina in abitazione.
L’inchiesta è partita dal sequestro, avvenuto nell’agosto del 2015, alle porte di Oria, di 40 chili di cocaina nascosti in un’auto e portati in Puglia dall’Olanda.
I nomi. C’è anche una ‘nonnina’ di 80 anni tra gli indagati per spaccio di ingenti quantitativi di droga proveniente dal Nord Europa e diretta al Brindisino. Nella sua abitazione stamattina i carabinieri hanno trovato armi, tra cui una mitraglietta Skorpion e un fucile che a quanto emerso l’anziana era in grado di smontare: erano nascoste nel divano letto. Sono 15 le misura cautelari disposte, 14 delle quali eseguite. In tutto 17 le persone sottoposte a indagini.
Nel corso dell’attività investigativa coordinata dal pm di Brindisi Valeria Farina Valaori sono state sequestrate anche diverse somme in danaro: una in particolare, composta da contanti per 403mila euro, era nascosta in un pollaio. A quanto emerso lo smistamento di grosse partite di coca e hascisc veniva gestita da alcune coppie di Oria, Torchiarolo, Mesagne e Torre Santa Susanna. Veniva utilizzata anche una pressa per la cocaina e una macchinetta conta-soldi per le banconote.
Nell’ambito dell’inchiesta, iniziata nel marzo 2015, è stato anche appurato che un ragazzino appena 14enne aveva aiutato i familiari a disfarsi della sostanza dopo il primo ingente sequestro di 40 chili di cocaina che risale all’agosto scorso. Numerosi i viaggi verso la Germania e l’Olanda monitorati dai carabinieri che hanno proceduto con intercettazioni telefoniche e ambientali: quattro i sequestri eseguiti durante l’attività investigativa. La cocaina veniva acquistata a 36.000 euro al chilo e rivenduta a prezzi anche venti volte superiori. Veniva nascosta nei muretti a secco del Salento per essere poi prelevata dai pusher di zona.
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Quotidiano Di Puglia