Tombe profanate, secondo caso in due mesi

Tombe profanate, secondo caso in due mesi
Un altro raid dopo quello compiuto il 15 novembre scorso è avvenuto questa notte all'interno del cimitero comunale di San Michele Salentino dove persone non ancora...

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Un altro raid dopo quello compiuto il 15 novembre scorso è avvenuto questa notte all'interno del cimitero comunale di San Michele Salentino dove persone non ancora identificate hanno profanato circa 35 tombe e danneggiato lastre di marmo dei loculi interrati portando via oggetti in ottone. Il sindaco, Giovanni Allegrini, annuncia che nelle prossime ore incontrerà il Prefetto di Brindisi ed il Capitano dei Carabinieri per chiedere rinforzi per il controllo del territorio. I ladri, inoltre, hanno provato, invano, a scardinare un bassorilievo in rame dell'artista Stefano Cavallo. «Al momento, - afferma il sindaco - non vi sarebbe una matrice particolare se non quella relativa alla volontà da parte di ignoti di impossessarsi di oggetti in rame, ottone e ferro, come già avvenuto alcune settimane fa». Gli inquirenti sono al lavoro per individuare i responsabili. «Uno scenario inquietante, un gesto tra i più vigliacchi e cattivi, perché una tomba - sottolinea il sindaco - è un luogo del ricordo, un angolo dell'anima, l'ultimo intimo appiglio con chi è mancato all'affetto e alla vita. Un gesto vile a prescindere dalle motivazioni». «Questa Amministrazione - aggiunge - si era già attivata per l'installazione di telecamere e la convenzione con un Istituto di Vigilanza. Data l'urgenza, al momento, verrà installato un primo dispositivo che possa, in qualche modo, evitare che accada qualcosa di più grave».Il 15 novembre scorso i ladri ruppero 36 lapidi per impossessarsi dei portafiori di ottone.
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Quotidiano Di Puglia