Sottopasso ferroviario di Brindisi a misura di ciclisti grazie agli scivoli ma ancora off limits per i disabili

Le canaline per le biciclette installate nel sottopasso ferroviario di Brindisi
Sottopasso ferroviario a misura di ciclisti ma le scale restano off limits per i disabili. La stazione, così, diventa amica delle due ruote. Le rampe, infatti, sono state...

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Sottopasso ferroviario a misura di ciclisti ma le scale restano off limits per i disabili. La stazione, così, diventa amica delle due ruote. Le rampe, infatti, sono state dotate delle apposite canaline per il trasporto delle bici. All’ingresso della stazione le canaline si trovano nella scala posta nell’ala di sinistra, poi sono presenti nell’area del sottopasso agli accessi dei binari per chi viaggia sui treni con la bici, infine il percorso si completa con le rampe che conducono in via Tor Pisana.

La strategia per la mobilità alternativa

«Questo intervento - ha spiegato il sindaco Riccardo Rossi- andrà ad integrarsi con il nostro percorso di ciclabili e i servizi presenti per il turismo lento, il nuovo Ostello della Gioventù, i percorsi storici e delle antiche vie. Ringrazio Rfi, il Gruppo Ferrovie dello Stato, per questa dotazione a Brindisi e ai viaggiatori che attraversano la nostra città».

Disabili dimenticati

Ma se i ciclisti d’ora in poi potranno agevolmente muoversi anche nella stazione e attraversare il sottopasso ferroviario senza dover sollevare di peso la loro due ruote la stessa fortuna non è data ai diversamente abili che davanti alle scale che conducono allo scalo ferroviario restano bloccati. Altro che abbattimento delle barriere architettoniche. E dire che il nuovo sottopasso in via Tor Pisana è stato realizzato nel 2012. Sono trascorsi 12 anni e nulla è stato fatto per ovviare a questo importante disagio. Nel 2015 il Comune di Brindisi, per accedere al sottopasso pedonale di via Tor Pisana, che collega i quartieri Commenda e Centro, annunciò la possibilità di installare una piattaforma elevatrice oleodinamica dal lato della stessa via Tor Pisana. Tutto questo per consentire alle persone con disabilità, ma anche alle madri con carrozzine e alle persone anziane, di accedere all’ascensore direttamente. In passato l’elevatore presente richiedeva una persona per la gestione, che andava preavvertita telefonicamente, un’unità di Brindisi Multiservizi, con i disagi derivanti da ciò, consistenti in attese a volte anche molto lunghe.

Le promesse non mantenute

Con la nuova piattaforma, invece, si sarebbe potuto evitare tutto ciò rendendo l’accesso ed il percorso più agevole per i diversamente abili o, come già detto, per le madri con carrozzine e bimbi piccoli. All’epoca la giunta comunale approvò senza problemi il progetto definitivo, che avrebbe comportato una spesa di 60mila euro. Ad oggi nulla di tutto ciò è stato realizzato. «Noi eravamo pronti ad fare la nostra parte - dice l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Tiziana Brigante - ma non siamo riusciti a trovare un accordo con Ferrovie dello Stato. Ricordiamo che il progetto è di entrambi ed ognuno interviene per la parte che gli compete. Non avrebbe avuto senso realizzare una cosa a metà visto che poi Ferrovie dello Stato non avrebbe completato l’installazione dell’elevatore nell’area di competenza. Un gran peccato, siamo consapevoli delle difficoltà e delle barriere architettoniche». 

I disagi e le denunce

In questi anni i cittadini hanno più volte segnalato il disagio e sollecitato una soluzione adeguata. Il sottopasso di via Tor Pisana, che conduce agli accessi ai binari e alla stessa stazione ferroviaria centrale, quindi a piazza Crispi, pur servito ovviamente anche da scale, resta così off limits per tanta gente.

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Quotidiano Di Puglia