«Signora apra, sono un tecnico Enel»: così rubava agli anziani. Preso 24enne

«Signora apra, sono un tecnico Enel»: così rubava agli anziani. Preso 24enne
Un brindisino 24enne, Cristiano Pompei, deve rispondere di una trentina di truffe aggravate, pensate e concretizzate tra l'agosto 2018 e lo scorso marzo in Sicilia, nei...

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Un brindisino 24enne, Cristiano Pompei, deve rispondere di una trentina di truffe aggravate, pensate e concretizzate tra l'agosto 2018 e lo scorso marzo in Sicilia, nei confronti di anziani che versavano al falso operatore dell'Enel 300 euro per regolarizzare la fornitura di energia elettrica. Inoltre, deve rispondere di furto in abitazione: circa 2.700 euro sottratti dal giovane nei momenti di distrazione delle vittime.


È quanto scoperto a Palermo da polizia e carabinieri che nei giorni scorsi hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare domiciliare nei confronti del giovane, residente a Bonagia e già gravato da specifici precedenti di polizia. Le forze dell'ordine hanno lavorato gomito a gomito per cercare di identificare il presunto truffatore attraverso un laborioso quadro indiziario: si tratta, infatti, di una trentina di episodi di truffa realizzati in condomini localizzati nelle più diverse e distanti aree geografiche della città di Palermo e, soprattutto, denunciate spesso non nell'immediatezza ma a distanza di qualche giorno, talvolta alla polizia in altre circostanze ai carabinieri.

Le vittime (uomini e donne) erano raggiunte dal 24enne presso il loro domicilio, sempre in assenza di parenti o altre persone. Dopo di che, il giovane, facendo leva sulle loro fragilità, ne carpiva la fiducia. Le investigazioni hanno tratto origine dall'acquisizione di due distinte denunce, sporte a carabinieri e polizia, che informavano della presenza di un sedicente operatore Enel il quale, fingendo di dover riscuotere dei pagamenti per la regolarizzazione della fornitura di energia elettrica, si impossessava, ogni volta, di importi di 300 euro.
Tale dinamica, sostanzialmente immutata, sarebbe stata replicata dal 24enne nel corso di tutte le altre truffe. Non solo.

Nel corso di due visite domiciliari ha messo in atto veri e propri furti all'interno delle abitazioni: circa 2.700 euro sottratti, a quanto pare, dal brindisino dopo avere approfittato di alcuni momenti di distrazione delle vittime.
Attraverso accertamenti di natura informativa e investigativa (tra cui le immagini di videosorveglianza in uno degli episodi denunciati e la banca dati in uso) gli investigatori sono quindi arrivati all'identità del 24enne. Inoltre, polizia e carabinieri sarebbero giunti all'identificazione del presunto truffatore attraverso un'utenza mobile risultata intestata proprio al brindisino e utilizzata per contattare una delle vittime durante la finalizzazione del suo progetto.

Il materiale probatorio raccolto dalle forze dell'ordine ha quindi consentito di sviluppare sostanzialmente due filoni di indagine paralleli, con la raccolta di episodi distinti: le immagini di videosorveglianza dei condomini (dove lo stesso autore si presentava al cospetto delle vittime per raggirarle) e l'analisi dei tabulati telefonici delle utenze mobili riconducibili all'indagato. Il lavoro sviluppato è poi confluito in un unico procedimento penale, coordinato dall'autorità giudiziaria che ha disposto il provvedimento restrittivo per il 24enne.


Alla luce dei numerosi episodi descritti, le forze dell'ordine siciliane hanno messo in guardia i cittadini (ed in particolare gli anziani che vivono da soli in casa) perché non consentano l'accesso alle proprie abitazioni a sconosciuti che si accreditano come dipendenti di enti o società erogatrici di servizi, senza averne preventivamente verificato la legittimità, suggerendo di informare immediatamente le linee di emergenza: il 113 o il 112. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia