Morta dopo un pestaggio: pena ridotta in appello per i tre imputati

Morta dopo un pestaggio: pena ridotta in appello per i tre imputati
Riduzione della pena per i tre imputati nel processo per la morte di Sonia Nacci, la 43enne di Ceglie Messapica deceduta il 22 dicembre 2020 in seguito ad un pestaggio. Nella...

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Riduzione della pena per i tre imputati nel processo per la morte di Sonia Nacci, la 43enne di Ceglie Messapica deceduta il 22 dicembre 2020 in seguito ad un pestaggio. Nella giornata di oggi, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, la Corte d’Assise d’Appello di Lecce, presieduta dal magistrato Ettore Nesti, coadiuvato dal giudice togato, Giuseppe Biondi, ha condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione l’ex coppia composta da Giovanni Vacca e Daniela Santoro, entrambi cegliesi rispettivamente di 42 e 39 anni. In primo grado, invece, per i due era stata stabilita una pena di 23 anni e 8 mesi. Sconto di pena anche per il 22enne figlio di Vacca, Christian, per cui i 14 anni della sentenza di primo grado sono scesi a 10.


Nell’udienza precedente, al termine della requisitoria, il sostituto procuratore generale, Salvatore Cosentino, aveva chiesto la conferma delle sentenze del processo di primo grado, puntando su un impianto accusatorio che ruotava attorno all’omicidio volontario di Nacci contestato ai tre imputati. Ma la Corte d’Assise d’Appello ha accolto quanto sostenuto dagli avvocati della difesa in aula – Cosimo e Giuseppe Deleonardis per i Vacca e Danilo Cito per la Santoro – derubricando il reato a omicidio preterintenzionale, causato cioè senza la volontà di uccidere dei presunti autori.

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Quotidiano Di Puglia