Slitta il vertice di coalizione del centrodestra: a Brindisi Marchionna va verso una “mini giunta” con sette assessori

Il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna
Slitta il vertice di coalizione, inizialmente previsto per oggi, per la composizione della nuova giunta e la distribuzione delle deleghe. Dopo una serie di incontri faccia a...

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Slitta il vertice di coalizione, inizialmente previsto per oggi, per la composizione della nuova giunta e la distribuzione delle deleghe. Dopo una serie di incontri faccia a faccia tra il sindaco Giuseppe Marchionna e le delegazioni dei vari partiti e movimenti della maggioranza di centrodestra, l’appuntamento di oggi, slittato per il momento a data da destinarsi, avrebbe dovuto essere l’occasione per tirare le somme ed andare verso la nomina dell’esecutivo che affiancherà il primo cittadino nella sua attività amministrativa quotidiana.

Numeri ridotti per questioni di “equilibrio”

Un esecutivo che, almeno all’inizio, potrebbe essere composto da sette assessori, otto al massimo, e non da nove, che è il numero “normale” in una città delle dimensioni di Brindisi.Ufficialmente, il motivo è la visita del responsabile degli Enti locali di Forza Italia, il senatore Maurizio Gasparri, che incontrerà prima, alle 16.30, il sindaco Marchionna e poi, alle 17.30 nella sede del partito azzurro, eletti e candidati al consiglio comunale. Ma il motivo è, verosimilmente, legato anche al fatto che restano alcune questioni da mettere a punto. A partire dal numero degli assessori, oltre che dalla suddivisione tra le varie forze politiche della maggioranza di centrodestra.A Forza Italia, infatti, diversamente da quanto emerso nelle scorse ore, andrebbero infatti soltanto due assessori. Alla pari, dunque, con Fratelli d’Italia.

A Fratelli d'Italia il vice sindaco, a Forza Italia due assessori

Gli azzurri, in questo modo, avrebbero il sindaco mentre il partito di Giorgia Meloni il vice sindaco. Ruolo che, a quanto pare, Oggiano si sarebbe convinto ad accettare. Anche se, per il momento, non è noto con quali deleghe. Il secondo assessore di Fratelli d’Italia, invece, sarebbe il primo dei non eletti Antonio Pisanelli. Forza Italia, invece, occuperebbe i due posti in giunta con Gianluca Quarta, il più suffragato in assoluto tra tutti i candidati al consiglio comunale, con 1.294 preferenze, e con la coordinatrice cittadina Livia Antonucci, che sulla base dell’esperienza professionale potrebbe ottenere le deleghe a Bilancio e Società partecipate.Due assessori, più per una questione di “riconoscenza” nei confronti di Fabiano Amati che per una questione di risultato elettorale, andrebbero alla lista civica Marchionna Sindaco. Uno dei posti, infatti, spetterebbe a Daniela Maglie, rappresentante di Azione all’interno della civica del primo cittadino. L’altro, invece, andrebbe verosimilmente a Teodoro Scarano, che potrebbe ottenere la delega a Pubblica istruzione e Servizi sociali. Il terzo assessore donna sarà quasi certamente la prima dei non eletti nella lista della Lega, vale a dire Lidia Penta, mentre Ercole Saponaro resterebbe in consiglio comunale.

La battaglia per la presidenza del consiglio comunale

I due primi degli eletti nelle liste della Casa dei Moderati e del Partito Repubblicano, ovvero Luciano Loiacono e Gabriele Antonino, si contenderebbero invece il ruolo di presidente del consiglio comunale, con il primo che ha già ricoperto in passato questo ruolo. In pole position, tuttavia, ci sarebbe Antonino. Se le cose stessero così, la Casa dei Moderati potrebbe scegliere, per il momento, di non entrare in giunta. O, invece, di puntare su Raffaele De Maria. Mentre i Repubblicani, scegliendo la presidenza del consiglio comunale, potrebbero rimanere fuori dall’esecutivo. In questo modo, ad entrare in aula per surroga degli assessori sarebbero Tiziana Martucci e Nicola Didonna per Forza Italia, Giuseppe Carletti e Antonio Monetti per Azione e, forse, Maurizio Colella per la Casa dei Moderati.

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Quotidiano Di Puglia