BRINDISI - In un rudere abbandonato in località Sbitri erano nascosti 400 chili di marijuana pronti per essere immessi sul mercato della droga. Altro sequestro record...
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Nei giorni scorsi, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, per il tramite del Servizio Centrale Operativo, ha attuato, su tutto il territorio nazionale, un’imponente iniziativa di contrasto alla commercializzazione degli stupefacenti Del resto, tutte le attività dirette ad opporsi efficacemente all’illecito spaccio delle sostanze stupefacenti, soprattutto quelle dirette ai giovani consumatori, nonché le azioni info-investigative finalizzate al contrasto del grande traffico di droga rientrano tra le priorità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e del Ministro dell’Interno.
Anche la locale Squadra Mobile, quale organo investigativo deputato alle azioni info-investigative di contrasto e repressione degli episodi delittuosi che si verificano nella Provincia di Brindisi, è stata coinvolta nell’importante iniziativa, riuscendo a conseguire eccellenti risultati.
Nei giorni scorsi, infatti, il personale della Squadra Mobile di Brindisi ha concluso un’oltremodo significativa operazione antidroga che ha portato all’individuazione di un villino in contrada Sbitri al cui interno erano stipati circa 400 kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
In particolare, i poliziotti della Squadra Mobile, operando una serrata attività info-investigativa e in seguito a mirati servizi nelle zone periferiche a Nord di Brindisi,riuscivano a individuare un immobile adibito allo stoccaggio della sostanza stupefacente. Il sito era “vigilato” da due soggetti che, all’arrivo dei poliziotti, si davano alla fuga. Per niente sorpresi, gli operatori della Squadra Mobile inseguivano i due individui, riuscendo a bloccarli poco lontano dal villino d’interesse.
Sottoposto quindi il menzionato immobile ad accurata perquisizione, gli Agenti della Squadra Mobile riuscivano a rinvenire e sequestrare ben 394 Kg. di quella che, al successivo narcotest, risultava essere sostanza stupefacente del tipo marijuana.
La sostanza era racchiusa in più involucri i quali erano poi, a loro volta, contenuti in borsoni o altre confezioni in cellophane più grandi, come fossero enormi “balle” di fieno. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia