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BRINDISI - Una buona notizia innanzitutto per le centinaia di brindisini in attesa, da anni ormai, del condono. Ma non solo. Nella giornata di venerdì, infatti, il consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento delle entrate che, grazie al lavoro di maggioranza ed opposizione, apporta una serie di miglioramenti in favore dei cittadini. In particolari di chi ha più difficoltà a pagare debiti tributari e non solo. In particolare, è stata aumentata la soglia per rateizzare i debiti nei confronti del Comune (come ad esempio Tari, Imu, condoni, sanatorie, sanzioni e quant’altro), senza la presentazione di una polizza fideiussoria, da 5mila fino a 70mila euro. L’aumento della soglia consentirà praticamente a tutti i cittadini di Brindisi procedure estremamente semplificate, senza gli onerosi costi della polizza per accedere ai piani di rateizzazione fino a 72 mesi. «Nel difficile momento che stiamo vivendo abbiamo voluto questa misura importante che viene incontro alle difficoltà delle persone», ha dichiarato il sindaco Riccardo Rossi.
Scintille in Consiglio
In aula, tuttavia, il dibattito è stato meno pacifico di quanto si possa immaginare.
Il caso “contrade abusive”
Ma anche nei minuti precedenti gli scontri con l’opposizione non erano mancati, durante il dibattito sulle contrade abusive. Argomento strettamente correlato al Regolamento sulle entrate comunali, visto che proprio i residenti delle contrade chiedevano la possibilità di rateizzazioni lunghe senza l’obbligo della fideiussione bancaria, non riuscendo a fare fronte alle spese ed agli oneri in poche tranche “pesanti”. Un argomento rispetto al quale il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano ha respinto «la narrazione parziale» del sindaco. «Ci siamo accorti solo oggi, dopo tre anni, della necessità - ha incalzato - di modificare il Regolamento delle entrate comunali per renderlo compatibile con le esigenze dei cittadini che abitano nelle contrade?». Rispetto alle 300 pratiche, su 600, ancora in itinere, ha aggiunto: «Troppo facile scaricare le responsabilità solo sui cittadini in relazione a problematiche che riguardano una burocrazia asfissiante e in alcuni casi eccessivamente difensiva, che ha ingessato l’attività di alcuni uffici e continua a creare notevoli problemi ai cittadini, non solo nelle contrade».
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