Rapina un benzinaio ma poi si pente: «Il reddito di cittadinanza non mi bastava»

Rapina un benzinaio ma poi si pente: «Il reddito di cittadinanza non mi bastava»
Il reddito di cittadinanza non gli basta e rapina un distributore di benzina. La vicenda ha dell'incredibile eppure è accaduta davvero. Il protagonista è un...

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Il reddito di cittadinanza non gli basta e rapina un distributore di benzina. La vicenda ha dell'incredibile eppure è accaduta davvero. Il protagonista è un ostunese, Angelo Taliento, 36enne, residente a Casal di Principe.

Lo scorso 4 giugno quando, intorno alle 6,30, l'uomo a bordo di una Fiat Punto vecchio modello, di colore grigio e intestata alla madre, ha raggiunto un distributore di benzina e mentre il benzinaio era intento a rifornirlo ha pensato bene di rapinarlo. 
Il 36enne lo ha afferrato da dietro puntandogli qualcosa contro la schiena e una volta impossessatosi del suo portafogli ha preso la somma di 130 euro dandosi alla fuga così in fretta da lasciare il serbatoio aperto.

Il benzinaio ha allertato i carabinieri che sono giunti sul posto ed hanno avviato le indagini consultando le telecamere del distributore.
In tarda mattinata, però, Taliento si è presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Villa Literno. "Ho commesso una rapina al distributore Agip di Cancello ed Arnone", ha detto. Così i militari che lo stavano cercando si sono recati in caserma. All'esterno c'era l'auto, la stessa ripresa dalle telecamere e senza il tappo per la benzina. 

In sede di interrogatorio il 36enne ha chiesto scusa rifedendo di aver agito per difficoltà economiche. Ha anche detto di svolgere saltuariamente l'attività di cuoco e che il suo nucleo familiare percepisce il reddito di cittadinanza. Ha spiegato di non aver utilizzato alcuna arma ma di aver puntato un cellulare contro la schiena della vittima. Taliento ha, infine, affermato di aver speso i soldi della rapina per acquistare le sigarette e mettere benzina mentre una parte è stata giocata alle slot machine. 

In virtù del suo pentimento l'uomo è stato scarcerato con obbligo di firma e di dimora nel comune di Casal di Principe. L'ordinanza del magistrato è stata notificata anche all'Inps per gli accertamenti del caso sul sussidio statale percepito.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia