Raid tra i vigneti dell’ex sindaco. Distrutte centinaia di piante

Ignoti si sono introdotti nel terreno causando danni ingenti alle coltivazioni

Raid tra i vigneti dell’ex sindaco. Distrutte centinaia di piante
Impianti produttivi ancora nel mirino della criminalità. Danni ingenti subiti al vigneto di proprietà dell’ex sindaco ed attuale consigliere di minoranza di...

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Impianti produttivi ancora nel mirino della criminalità. Danni ingenti subiti al vigneto di proprietà dell’ex sindaco ed attuale consigliere di minoranza di Cellino San Marco, Salvatore De Luca: ignoti si sono introdotti nell’impianto e hanno danneggiato centinaia di piante pronte per la produzione. Non si tratta di un gesto isolato, già in passato erano stati presi di mira altri produttori; si indaga sul movente.

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I precedenti

Lo scorso giugno era toccato alla Masseria Li Veli quando nottetempo furono rasi al suolo con un trattore, circa quattro ettari di vigneto con il prodotto in maturazione provocando un danno economico notevole e prima ancora era stato danneggiato un vigneto appartenente ad un socio della cantina Due Palme. 

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A luglio si svolse in prefettura la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per analizzare il fenomeno e adottare misure per arginarlo; a quella riunione oltre alle forze dell’ordine e alle associazioni di categoria aveva partecipato anche l’allora sindaco di Cellino, Tonino De Luca. E proprio lui è stato il destinatario del nuovo atto criminoso che la notte tra lunedì e martedì ha danneggiato un vigneto di proprietà dell’ex primo cittadino, alberelli produttivi tranciati in modo tale da non poter dare il frutto sperato per la prossima vendemmia. Un gesto inspiegabile che ha ricevuto la solidarietà da tutti gli operatori produttivi del territorio e dall’amministrazione comunale. “Il sindaco, l’amministrazione comunale e tutto il direttivo esprime solidarietà e vicinanza al consigliere Tonino De Luca per l’atto vandalico subito. 


«Auspichiamo che le istituzioni possano presto assicurare alla giustizia gli autori dell’inqualificabile gesto – si legge in una nota del gruppo di maggioranza del sindaco Marco Marra – condanniamo fermamente ogni forma di violenza di cui sono vittime i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e tutti i cittadini».

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Alla riunione dello scorso anno voluta anche dall’allora sindaco De Luca, si erano tracciate le linee di azione tra cui l’intensificazione dei controlli. «Non è facile controllare un territorio così vasto – ha commentato Tonino De Luca - questo sembra uno sfregio ma non riesco a capire la provenienza, sono invece molto rammaricato per il fallimento che rappresenta per la comunità in generale: la viticultura sta dando risultati soddisfacenti, genera economia, si fanno tanti sforzi per riuscire a mandare avanti un’attività così impegnativa e poi questi gesti gettano nello sconforto totale. D’altronde, come si dice, quando ad un viticoltore tocchi la sua vigna è come se stessi toccando un figlio».

Tonino De Luca è anche presidente e contabile della Cantina Sociale Cellinese, dove risulta anche tra i maggiori produttori con il conferimento di circa mille quintali di prodotto l’anno. 


«Quest’anno un po’ meno perché la parte danneggiata è oramai compromessa, speriamo che con la pota invernale si possa ritornare allo stato produttivo precedente». Oltre agli amministratori anche diversi cittadini hanno manifestato solidarietà e vicinanza condannando il gesto all’indirizzo di una persona mite e per bene. L’economia di Cellino San Marco e di molte comunità limitrofe ruota attorno alla viticultura e alla produzione vinicola che ha ridefinito l’identità dell’intero territorio; gli atti intimidatori o di qualsiasi cosa si stratti devono essere arginati con la collaborazione di tutti, come si definì nella riunione dello scorso anno.

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Quotidiano Di Puglia