BRINDISI - Si consuma proprio durante la conferenza stampa sul collegamento tra ferrovia ed aeroporto di Brindisi lo strappo istituzionale tra il ministro per il Sud Barbara Lezzi...
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Scontri a parte, però, il ministro Lezzi è molto chiara: il vero problema è l’aggiudicazione, per poco meno di 26 milioni di euro, dell’appalto per la vecchia versione dello Shuttle, quello su gomma. «La penale da pagare - spiega la Lezzi - è di circa 2 milioni e mezzo euro. Soldi pubblici buttati al vento. Come quelli per la progettazione della prima versione dell’opera. Ma noi siamo arrivati troppo tardi e il sindaco Rossi anche. Quindi per non sprecare ulteriori risorse pubbliche, sarebbe il caso di fare quello che Brindisi si aspetta e che è meritevole di avere. Come del resto Lecce e Taranto. Perché con tutti i fondi europei spesi, abbiamo ancora il leccese che deve prendere la macchina per raggiungere l’aeroporto di Brindisi. Ed il tarantino altrettanto. Il Pd governa la regione da oltre dieci anni e ora siamo arrivati, forse, al punto che riusciremo a prendere una decisione».
L’accusa nei confronti della Regione, in particolare, è di avere perso tempo su un progetto sostanzialmente inutile soprattutto per le altre province, più che per quella di Brindisi. Gioverebbe in particolare a Lecce e Taranto, infatti, la realizzazione di un collegamento su ferro. «L’ipotesi del collegamento ferroviario - incalza infatti il ministro per il Sud - era già stato chiesto nel 2012 da Confindustria e anche dall’assessore Capone. Ci tengo ad evidenziare questo aspetto di incoerenza: sono trascorsi sei anni e si è perso tempo, poi si è fatta una gara e si è aggiudicato l’appalto». E ancora: «Anche il territorio ha sempre richiesto fortemente questo intervento. E anche il sindaco Rossi, quando non era ancora sindaco, già da allora lo chiedeva. Non si è certo scoperto ora che il territorio lo vuole».
Polemiche a parte, la Lezzi si è detta disponibile ad occuparsi della questione e provare a risolverla. «Chiediamo che ai due ministri interessati (quello per il Sud e quello per le infrastrutture guidato da Toninelli, ndr) venga fornita tutta la documentazione - dice - relativa alla progettazione, in modo da poter valutare se richiamare la delibera Cipe al vaglio della Corte dei conti». Delibera con la quale il governo aveva messo a disposizione 60 milioni di euro per il nuovo progetto di collegamento su ferro. Fondi comunque insufficienti, visto che per completare l’opera occorrono almeno 80 milioni. Da qui l’idea di utilizzare almeno una parte dei 40 milioni previsti inizialmente per lo Shuttle su gomma e spostarli sul nuovo progetto. «Una delibera recente - fa notare il ministro per il Sud punzecchiando ancora una volta la Regione - che risale allo scorso febbraio. Non so, assessore, allora eravate al corrente di questo addendum con relativa delibera? Magari sarebbe stato il caso, già da allora, di richiedere un intervento del governo. O no? Detto questo, andiamo avanti e ci prendiamo noi l’onere di risolvere».
Sempre, naturalmente, con il contributo di Regione e Comune, ai quali il ministro chiede di mettere in moto i propri uffici legali, «perché ci siano risposte in merito all’azienda appaltatrice. Ci vogliono documenti scritti. Se ce li mandate, in modo che li possiamo vagliare. Ma dal punto di vista del progetto siamo assolutamente d’accordo: un progetto strutturale che prevede il collegamento anche delle altre province e non solo di Brindisi. E per questo ancora più favorevole a Brindisi, che si vede collegata con i territori circostanti». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia