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«Non si tratta affatto della nomina di un team di collaboratori né di uno staff, fattispecie che - queste sì - richiederebbero entrambe l'instaurazione di un rapporto di lavoro. Tanto meno i professionisti in questione sono figure cui è attribuita una agibilità amministrativa». Lo riferisce in una nota il sindaco di Brindisi, Pino Marchionna, replicando alle critiche dei rappresentanti del Gruppo Uffici Stampa (Gus) dell'Associazione di Stampa Puglia dopo l'indicazione di alcuni collaboratori per la sua attività amministrativa, tra cui un giornalista pubblicista.
La replica del sindaco Marchionna
«Si tratta di privati cittadini - spiega - che volontariamente hanno deciso di mettere a disposizione le proprie competenze ed esperienze».
L'intervento dell'Ordine dei giornalisti
Era stato l'Ordine dei giornalisti della Puglia ieri sera con una nota ad annunciare che «è stato deferito al Consiglio di disciplina un iscritto che, secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione, avrebbe accettato un incarico di addetto stampa a titolo gratuito». «Tutti i professionisti che sono stati nominati miei Consiglieri (compreso l'iscritto all'Ordine dei Giornalisti) conoscono - conclude Marchionna - perfettamente i limiti della loro azione».
La controreplica del Gus
"Il sindaco di Brindisi - si legge in una dura nota di risposta del Gruppo Uffici Stampa dell’Assostampa Puglia- ha definito l’intervento del sindacato dei giornalisti pugliesi sul reclutamento a titolo gratuito di 5 professionisti nel Comune una “gaffe clamorosa”, poiché si tratterebbe non di uno staff, ma di “privati cittadini che volontariamente hanno deciso di mettere a disposizione le proprie competenze”. Tradotto: quattro amici al bar che vanno a consigliare il sindaco. Ci sarebbe da ridere se non fosse che si tratta di lavoro non retribuito, di diritti non riconosciuti e di comportamenti che, bypassando la legge 150 e trincerandosi dietro l'autonomia dei primi cittadini, altro non fanno che mortificare la professione giornalistica. Duole, inoltre, constatare che se oggi il sindaco sostiene che non si tratti di uno staff, ieri alcuni dei professionisti reclutati nella "Repubblica autonoma di Marchionna" pubblicavano sui loro profili social, con orgoglio e soddisfazione, i titoli di stampa che annunciavano le loro nomine a titolo gratuito.
Il Gruppo di specializzazione del sindacato dei giornalisti pugliesi non solo conferma la sua netta contrarietà a questa pratica offensiva e lesiva della professione giornalistica, ma invita ancora una volta tutti i colleghi iscritti all'Ordine a non prestare il loro lavoro in assenza di retribuzione, a maggior ragione se i "consigli professionali" richiesti non vengono offerti in un bar o in una cooperativa sociale, ma in una pubblica amministrazione". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia