Prima la scuola e poi il campetto, in poche ore la furia dei vandali

Prima la scuola e poi il campetto, in poche ore la furia dei vandali
OSTUNI - Due atti vandalici in 48 ore a Ostuni. Prima i danneggiamenti all’interno dell’istituto scolastico San Giovanni Bosco. Poi, il tentativo di dare alle fiamme...

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OSTUNI - Due atti vandalici in 48 ore a Ostuni. Prima i danneggiamenti all’interno dell’istituto scolastico San Giovanni Bosco. Poi, il tentativo di dare alle fiamme il campo di calcio di via Berlinguer, presso l’area denominata “Campus 167”, su cui sono stati ultimati da poco i lavori di riqualificazione del terreno di gioco.

Nell’istituto scolastico San Giovanni Bosco sono stati danneggiati alcuni arredi e parte degli estintori in dotazione alla scuola. Da quanto emerso a seguito di un primo sopralluogo, effettuato da un responsabile tecnico del Comune di Ostuni e da una squadra di agenti della Polizia Municipale, il cancello pedonale di accesso all’istituto era aperto e la rete di recinzione in parte divelta. Accanto all’ingresso della palestra, una porta in lamiera è stata forzata e piegata, consentendo così agli autori dello scasso di introdursi nel cortile e trovare il modo per accedere all’interno.
All’interno dell’area campus ad Ostuni si tratta invece dell’ennesimo atto vandalico, ma questa volta è avvenuto nella struttura del Circolo Tennis, ed in particolare nel campetto di calcio, con il manto in sintetico appena ultimato, e che nelle prossime settimane sarebbe stato inaugurato con una cerimonia pubblica. I segni dell’incendio contengono rabbia, sdegno e indignazione non solo tra le istituzioni ed i gestori della struttura, ieri insieme per un primo sopralluogo per la verifica dei danni, ma anche per decine di giovani che hanno condannato, attraverso i social, con fermezza quanto avvenuto. La volontà di procurare un danno e mostrare la presunta forza, in spregio ad ogni forma di condivisione comunitaria degli spazi pubblici: da tempo famiglie e residenti della zona denunciano gli atti vandalici reiterati in uno dei pochi polmoni verdi della Città bianca, da parte di una possibile baby gang. Diverse sono state, anche nel recente passato le segnalazioni alle autorità degli episodi che si sono verificati nell’intera area campus. Le ultime denunce riguardavano esemplari, quasi unici di macchia mediterranea piantati da volontari e associazioni, volutamente incendiati: ora qualcuno si è spinto oltre, varcando la recinzione del campo, danneggiata da tempo, ed appiccando l’incendio sul manto d’erbetta nuovo.
«Spero che gli autori di questo vile gesto abbiano a rivedere il proprio senso di responsabilità, il proprio senso civico, il proprio senso di rispetto per la cosa altrui. Ci siamo già attivati per il ripristino. In collaborazione con le forze dell’ordine, intanto, stiamo lavorando per risalire ai potenziali autori: la zona sarà sottoposta ad un incremento di controlli». È questo il commento a caldo dell’assessore ai lavori pubblici del comune di Ostuni, Francesco Palmisano, che ieri si è recato nella struttura per una prima valutazione del danno. Insieme a lui, l’assessore allo sport Mariella Monopoli, delegati del Circolo Tennis, gestore del complesso. Poca voglia di parlare da parte di Palmisano. Troppa la rabbia e lo sdegno, non solo per il danno economico procurato, quanto per la sfrontatezza con cui qualcuno ha deciso di rovinare in segno di sfida il nuovo campo da calcio a 8. Un terreno oggetto di lavori nella scorsa primavera, per sostituire il vecchio strato di breccia, con un manto in erbetta sintetica, più sicuro per tutti i fruitori. Nelle parole dell’assessore ai lavori pubblici c’è, inoltre, la direttiva, di avviare una serie di controlli a tutela degli spazi pubblici presenti in tutta la zona.

Una richiesta che era stata avanzata dagli abitanti della zona, per fermare i danneggiamenti continui delle attrezzature presenti nell’area verde, troppo spesso nel recente passato oggetto di raid vandalici. A ciò si aggiunge per il Cto una recinzione per accedere al campo divelta, in parte. Un invito ad un monitoraggio costante, con l’ausilio di un sistema di video sorveglianza, che viene ritenuto fondamentale dai residenti, anche per tutelare e preservare il patrimonio naturale presente all’interno del boschetto, confinante con il circolo tennis di Ostuni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia