Ascensore in caduta libera, il racconto del commerciante intrappolato: «È stato come galleggiare nel vuoto»

L'uomo è rimasto ferito insieme alla moglie e alla loro figlioletta

Ascensore in caduta libera, il racconto del commerciante intrappolato: «È stato come galleggiare nel vuoto»
«Non prendete più quell'ascensore, è pericoloso. Ho paura». La voce è quella di una bambina che parla ai suoi genitori dopo l'incidente...

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«Non prendete più quell'ascensore, è pericoloso. Ho paura». La voce è quella di una bambina che parla ai suoi genitori dopo l'incidente che domenica scorsa ha coinvolto una famiglia del quartiere Perrino a Brindisi. In quella "trappola" c'era anche la minore mentre la cabina precipitava in caduta libera - dal quinto al terzo piano - all'interno di una palazzina popolare di via Ofanto. Uscita indenne, per vera fortuna, insieme ai genitori grazie all'entrata in funzione del "paracadute": un sistema di frenata che in questi casi permette che l'ascensore non precipiti fino al pianterreno.

Un momento che sarà difficile da cancellare. Sono stati mamma e papà, in quei pochi attimi (prima che l'ascensore frenasse di colpo due piani più sotto) a cercare di fare scudo sulla piccola: proteggendola con i loro corpi. Drammatico il racconto del padre, proprietario in città di una pizzeria: «Improvvisamente, dopo aver schiacciato il bottone del pianterreno, abbiamo sentito il vuoto sotto i nostri piedi. È stato come galleggiare nel vuoto fino a quando non è arrivato un forte contraccolpo. Un vero miracolo, visto che l'incidente è avvenuto nella domenica delle Palme, l'entrata in funzione del freno».

Il racconto

Un boato che ha allarmato tutta la palazzina: uno dei tre "grattacieli", come vengono chiamati da quelle parti, che svettano sulla zona industriale.
«Dopo - continua a raccontare il commerciante -, mentre pensavo alla sorte di mia figlia e mia moglie ho immediatamente cercato di uscire con la mia famiglia da quella "trappola" mettendo mano su una leva e spingendo le due porte con forza». Sono stati attimi terribili fino a quando quella porta non si è finalmente aperta: «Una volta fuori, mi sono accorto che in pochi secondi eravamo finiti dal quinto al terzo piano, dove la cabina si era arrestata al piano, per fortuna. Davanti a noi abbiano trovato le facce stravolte di altri condomini, allarmati dal rumore dell'impianto dell'ascensore ma anche dalle nostre urla di paura».

Dopo l'incidente, i due coniugi si sono recati presso il Pronto soccorso dell'ospedale "Perrino" per essere medicati. Il commerciante ha ricevuto 10 giorni di prognosi a causa delle ferite riportate in più parti del corpo: spalla, collo e testa. La moglie ne ha invece ricevuti 15 per aver riportato un trauma all'occhio. «Quando l'ascensore si è fermato, il contraccolpo ci ha spinti da una parte all'altra fino a quando non si è arrestato completamente», racconta ancora il commerciante. Il "grattacielo" popolare presenta due ascensori per raggiungere i dieci piani. Gli ultimi due si fanno invece a piedi. Dopo quanto accaduto, in via Ofanto c'è ora il terrore che accompagna anche i condomini di altre due palazzine. L'ascensore dell'incidente rimane al momento fuori servizio fino a quando non saranno effettuate, ai sensi di legge, tutte le operazioni che porteranno al ripristino dell'impianto. Indagini sono in corso per accertare le cause del guasto.

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Quotidiano Di Puglia