App per pagare il parcheggio? L'ex candidato sindaco Serra multato lo stesso

La multa al consigliere Serra
BRINDISI - Qualcosa non ha funzionato nel primo giorno del servizio MyCicero per il pagamento del parcheggio a Brindisi. Nei giorni scorsi, infatti, la Multiservizi aveva...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BRINDISI - Qualcosa non ha funzionato nel primo giorno del servizio MyCicero per il pagamento del parcheggio a Brindisi. Nei giorni scorsi, infatti, la Multiservizi aveva annunciato, per la giornata di ieri, l’attivazione del servizio di pagamento attraverso il cellulare e non solo tramite le classiche colonnine.

A segnalare il disservizio è l’ex candidato sindaco e oggi consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Gianluca Serra.

«Con grande entusiasmo, questa mattina (ieri per chi lege, ndr), ho usato - racconta Serra sulla sua pagina Facebook - l’applicazione MyCicero per pagare la sosta in via Santi (piazza Vittoria), con enorme gratificazione l’applicazione ha funzionato». Le cose, tuttavia, non sono andate come avrebbero dovuto. «Peccato però - si lamenta il consigliere comunale pentastellato - che gli ausiliari del traffico non siano stati adeguatamente preparati ad individuare il talloncino che segnala l’utilizzo di tale strumento». Serra, infatti, al suo ritorno all’auto ha trovato una brutta sorpresa: una multa da 25 euro perché, come si legge sul foglietto rosa postato sui social dallo stesso Serra, «sostava senza esporre titolo di pagamento della sosta».

Peccato, però, non solo che Serra avesse esposto l’adesivo MyCicero sul parabrezza, con il qr-code da scansionare per verificare il pagamento. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, infatti, ha postato su Facebook anche uno screenshot dell’applicazione dalla quale si vede che il parcheggio risultava pagato fino alle 10.24 del mattino mentre la multa è stata elevata alle 10.11, dunque 13 minuti prima della scadenza.
«Nel mettere in guardia i cittadini di Brindisi dal fidarsi di annunci trionfalistici - conclude Serra - faccio i miei più vivissimi complimenti al Comune di Brindisi ed a Multiservizi. Attendo notifica del verbale per ricorrere alla autorità giudiziaria alla quale chiederò anche la condanna alle spese (siamo alla preistoria e parlano di Smartcity)».

In attesa di comprendere come possa essere accaduto che uno degli ausiliari del traffico della Multiservizi, la stessa che ha annunciato pubblicamente l’avvio del servizio, non sia riuscito a verificare il pagamento del parcheggio con l’applicazione nonostante la presenza del tagliando adesivo sul parabrezza - che tra l’altro a Brindisi non dovrebbe essere obbligatorio ma solo facoltativo - si scopre tra l’altro che i vigili urbani, ad oggi, non hanno accesso all’applicazione e dunque nel caso di un intervento non potrebbero verificare l’avvenuto pagamento.


«Non abbiamo - spiega infatti il comandante della polizia locale Antonio Orefice - accesso al sistema. Dunque non possiamo verificare l’eventuale pagamento digitale. Non mi è mai pervenuta alcuna comunicazione e ritengo che non sia arrivata neanche al Comando». Certo, quello di verificare il pagamento del parcheggio nelle strisce blu non è il compito principale degli agenti. Anzi, in teoria dovrebbe essere demandato agli ausiliari del traffico della Multiservizi. Ma in caso di necessità, comunque, la polizia locale non potrebbe fare le verifiche del caso. «Il controllo della sosta negli stalli blu - conclude infatti il comandante - di solito non lo facciamo, pur potendolo fare, in quanto previsto dal Codice della strada». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia