La Procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio di una 37enne di Oria, per il reato di atti persecutori nei confronti del marito 44enne, anch’egli di Oria e...
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Secondo l’accusa, la donna si sarebbe resa autrice di diversi danneggiamenti nella casa coniugale: avrebbe abbattuto un muro dell’abitazione, rotto una chiave nella toppa della serratura, manomesso l’antenna della tivù e gli impianti dell’allarme e delle telecamere di sorveglianza, tentato di allagare l’appartamento. E avrebbe inoltre seguito e spiato il coniuge.
In un’occasione, sempre secondo le accuse, si sarebbe scagliata per strada contro l’uomo, poi costretto a rifugiarsi in casa per evitare la colluttazione; in un’altra si sarebbe impossessata di tutti i vestiti della figlia minore per impedirle di trascorrere una vacanza col padre; in un’altra ancora avrebbe posato sul letto un mazzo di fiori finti per intimidire il coniuge.
Motivo della separazione tra i due sarebbe stata una relazione extraconiugale della donna che non si sarebbe rassegnata a veder sfumare il matrimonio.
La pubblica accusa è sostenuta dal sostituto procuratore Giovanni Marino, che ha chiesto il rinvio a giudizio dell’indagata, anche sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Oria che avevano raccolto la denuncia del marito.
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Quotidiano Di Puglia