Una carriera lunga più di 40 anni e mai, prima d'ora, una disavventura simile. Marcello Orlandini, cronista prima di tutto, direttore del giornale online Brindisi...
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È stato pestato da un gruppo di persone che si trovava lì e che evidentemente non aveva gradito la presenza della stampa. Uomini e donne non identificati, dal volto rimasto coperto dall'oscurità fitta di una stradina di campagna.
Tirata fuori dal comodino, giallo sulla pistola killer
«Mi sono avvicinato al cancello racconta Orlandini, 66 anni ma non l'ho oltrepassato. Cercavo i colleghi, i poliziotti. Si è avvicinata una persona e mi ha chiesto chi fossi. Mi sono qualificato, gli ho detto di essere un giornalista e che mi trovavo lì per documentare i fatti. Mi ha sferrato un pugno in faccia». Pochi istanti dopo un capannello di persone lo ha circondato. Continuando a colpirlo con pugni e calci. Il cellulare ridotto in pezzi: «Ho gridato polizia, polizia! e sono subito intervenuti ad aiutarmi. Volevano chiamare l'ambulanza, ma non era necessario. Sono andato al pronto soccorso per tutti gli accertamenti del caso». Gli è stato diagnosticato un trauma cranico da monitorare per 48 ore. Non sono state rilevate altre gravi lesioni, se non qualche livido. Molti sono gli attestati di solidarietà recapitati ad Orlandini. L'Assostampa, tanto per cominciare, che ha annunciato anche di volersi costituire parte civile, sentita l'Fnsi, nell'eventuale processo che potrebbe essere celebrato nei confronti degli aggressori, qualora dovessero essere individuati. Il giornalista ha infatti sporto querela presso il commissariato di polizia nel primo pomeriggio di ieri.
Vicinanza anche dal consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Puglia. L'aggressione è scaturita quando il collega è stato scritto in una nota - ha detto di essere un giornalista. L'Ordine esprime così solidarietà al collega colpevole' soltanto di aver fatto fino in fondo il suo lavoro, andando di persona sul posto per raccogliere tutti gli elementi che servono a un giornalista per informare in modo completo i cittadini.
Messaggi di stima per Orlandini e di condanna per quanto avvenuto anche dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, dal Partito democratico cittadino, da Confidustria, Cgil, dal questore Ferdinando Rossi, dal sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, dal presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, da Fabio Marini, coordinatore regionale di Fai Antiracket Puglia, da Brindisi Bene Comune e Ance Brindisi.
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Quotidiano Di Puglia