Bilanci contestati: due mesi per superare tutti i rilievi mossi dalla Corte dei conti

Palazzo di città
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BRINDISI - Depositata, e pubblicata come prescritto sul sito del Comune, la delibera della Corte dei conti con le contestazioni ed i rilievi ai bilanci 2012 e 2013. Una serie di punti che spingono i magistrati della sezione regionale di controllo per la Puglia, presieduti da Agostino Chiappinello, a parlare di «serio rischio per gli equilibri di bilancio» che «potrebbe condurre rapidamente allo stato di dissesto finanziario» ma anche a stigmatizzare la «trascuratezza ed incuria sia nella redazione dei provvedimenti che nella formulazione delle controdeduzioni».


In buona sostanza, dopo tutto l’iter e anche dopo avere ascoltato il Comune, la Corte dei conti ha certificato una serie di violazioni alle norme per la regolarità della gestione finanziaria e diverse irregolarità «suscettibili di pregiudicare, in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari dell’ente». Alla prima categoria sono ascritte la mancata adozione - avvenuta poi nel 2015 - della deliberazione sulla tempestività dei pagamenti, la violazione di effettuare aumenti di capitale o trasferimenti straordinari a favore delle società partecipate con perdite di bilancio per tre esercizi consecutivi (Multiservizi e, prima della liquidazione, anche le Farmacie comunali), l’errato inserimento di alcune poste nei servizi per conto terzi.

Nell’elenco delle irregolarità, invece, rientrano una lunga serie di criticità negli accertamenti delle entrate e nella gestione dei residui attivi, diverse discrasie tra residui attivi e passivi (servizi in conto terzi e in conto capitale), la vetustà di molti dei crediti vantati dal Comune nei confronti di terzi, la presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti e da riconoscere (anche per le ricapitalizzazioni e coperture debiti delle società partecipate), il ricorso reiterato (tra l’altro ulteriormente aumentato, fino allo “scoperto” milionario del 2014)) all’anticipazione di cassa, le difficoltà nella riscossione (ottenuta con percentuali bassissime) delle entrate di competenze e dei residui, la scarsa e lenta riscossione del recupero da evasione fiscale, la mancata indicazione dei debiti rivenienti dai bilanci precedenti al 2015, diverse problematiche relative alle perdite di Multiservizi e Farmacie comunali e infine la violazione di due parametri di deficitarietà nel 2012 e di tre nel 2013.


A fronte di queste contestazioni, la Corte dei conti ordina che entro sessanta giorni dal deposito della delibera, ovvero venerdì scorso, il Comune dovrà adottare tutte le opportune misure correttive per superare le criticità, sotto il controllo del collegio dei revisori dei conti. Ad occuparsene, quindi, dovrà essere il commissario Cesare Castelli con i suoi due subcommissari. Castelli inoltre, sempre entro due mesi, dovrà prendere atto della pronuncia con un provvedimento di rango consiliare Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia