Un anno fa il naufragio del Norman nel gelido mare del Canale d'Otranto

Un anno fa il naufragio del Norman nel gelido mare del Canale d'Otranto
Un inferno di fuoco nelle acque gelide e profonde del Canale d'Otranto. Le temperature erano polari e il mare in tempesta nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre 2014, quando...

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Un inferno di fuoco nelle acque gelide e profonde del Canale d'Otranto. Le temperature erano polari e il mare in tempesta nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre 2014, quando a bordo del traghetto “Norman Atlantic” che viaggiava al largo delle coste albanesi, divampò un incendio che di lì a poco avrebbe seminato morte e terrore tra i passeggeri, impegnando dapprima in mare e per settimane lungo la banchina di Costa Morena, la macchina dei soccorsi: militare e civile. Un esercito di uomini e mezzi targato Brindisi: dai vigili del fuoco del Comando provinciale ai rimorchiatori “Tenax” e “Marietta” dell'impresa “Barretta”, dalla guardia costiera al personale della Capitaneria di porto, dagli operatori del Servizio 118 ai medici dell'ospedale “Perrino” e dei presidi sparsi lungo il territorio, dalle forze dell'ordine ai volontari della protezione civile.


Undici persone persero la vita, altre 18 sono tuttora disperse, nel dramma furono 477 le persone tratte in salvo, grazie all'impiego della nave militare “San Giorgio”. Sessanta, invece, i feriti. E fu Brindisi, anche su questo fronte, a gestire l’emergenza. E l'accoglienza: sotto la neve.

Nell'indagine, coordinata dai pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano, sono indagate 12 persone per i reati di cooperazione colposa in naufragio, omicidio plurimo e lesioni nei confronti di centinaia di parti offese.
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Quotidiano Di Puglia