Omicidio a Sheffield, la cognata del pizzaiolo assassinato: «Vogliamo la verità»

Omicidio a Sheffield, la cognata del pizzaiolo assassinato: «Vogliamo la verità»
BRINDISI - Ancora nessuna novità sul fronte investigativo per la morte del cuoco di Mesagne, 34enne, Carlo Giannini avvenuta nella notte a cavallo tra l’11 e il...

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BRINDISI - Ancora nessuna novità sul fronte investigativo per la morte del cuoco di Mesagne, 34enne, Carlo Giannini avvenuta nella notte a cavallo tra l’11 e il 12 maggio scorsi. Nel frattempo, invece, la cognata Valentina e il fratello Stefano questa mattina saranno a Sheffield, in Inghilterra nel South Yorkshire, per vedere di comprendere qualcosa in più, di ciò che leggono sui media, sulle cause che hanno portato all’uccisione del congiunto.


La famiglia Giannini, infatti, è straziata per la morte di Carlo. Cerca risposte che, al momento, ancora non arrivano. Da qui la decisione di recarsi nella città dove Carlo viveva e lavorava da diversi mesi. «Domani sarò sul posto e spero di avere risposte affinché su questa vicenda sia fatta chiarezza. Noi siamo straziati dal dolore», ha spiegato la cognata, Valentina Argentiero. Nel dicembre del 2020, in piena pandemia, Carlo si era stabilito in Germania, a Titisee-Neustadt, nella foresta nera, dove aveva aperto una pizzeria insieme al fratello Stefano e alla cognata Valentina. L’avevano chiamata “La spiga d’oro”, per ricordare i campi dorati di grano che l’estate caratterizzano il panorama delle campagne mesagnesi. 
“È stata dura – aveva confidato Carlo agli amici-, abbiamo fatto tutto il lavoro di ristrutturazione da soli”. Un ragazzo particolarmente legato alla famiglia e agli amici. La cognata Valentina si è lasciata andare ai ricordi. «Carlo – ha spiegato – era molto conosciuto e amato, ne sentivi la presenza anche a distanza. Era un ragazzo giocoso e sempre in movimento». 

L'attività investigativa

Sul fronte delle indagini non c’è nessuna novità certa. Sì perché nella giornata di giovedì, poche ore dopo il ritrovamento del corpo, la South Yorkshire Police ha annunciato di aver aperto un’indagine per omicidio e ha chiesto alla comunità di condividere qualsiasi informazione relativa a eventi sospetti avvenuti nella notte tra l’11 e il 12 maggio. «Siamo stati chiamati verso le 5:05 da un cittadino che ha riferito di aver trovato il corpo di un uomo mentre camminava a Manor Fields Park, fuori City Road. Chiunque abbia visto o sentito attività sospette vicino al parco tra mercoledì notte e giovedì mattina o abbia telecamere di sicurezza che possano essere di rilievo è pregato di contattarci», si legge sul sito con indicate anche le modalità di fornire indicazioni anonime. Alcuni siti web parlano di ferite da arma da taglio, dettagli che tuttavia non sono stati confermati dalle autorità competenti. La notizia ha scosso Sheffield, città di 550mila abitanti che si trova nella contea metropolitana del South Yorkshire. Località da un passato industriale molto fiorente, soprattutto legato alla produzione dell’acciaio, oggi è una delle otto città più grandi d’Inghilterra e ospita anche una delle università più rinomate del Regno Unito. Qui aveva deciso di trasferirsi il 34enne, che lavorava nella pizzeria Broomhill, di recente apertura. Il Broomhill dista venti minuti di auto dal luogo in cui Giannini è stato ritrovato e stando all’orario indicato sulla loro pagina Facebook chiude alle 3 del mattino. Forse Carlo stava tornando a casa dal lavoro quando ha incontrato il suo assassino? Tante le domande che restano ancora senza risposta ma una cosa sembra certa: l’ipotesi più accreditata dagli investigatori d’Oltremanica è che si sia trattato di omicidio. Restano da capire il chi e soprattutto il perché abbia deciso di compierlo.


Alla richiesta della famiglia fatta agli inquirenti di avere delle risposte sul delitto del congiunto si è unito anche il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che ha auspicato che «le autorità competenti possano assicurare alla giustizia i responsabili di questo efferato omicidio».

 

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Quotidiano Di Puglia