Masseria Tavernese invenduta: il Comune di Fasano ci prova con lo sconto

Masseria Tavernese invenduta: il Comune di Fasano ci prova con lo sconto
Il Comune di Fasano ci riproverà presto. Tenterà nuovamente di alienare quello che viene considerato il gioiello del patrimonio comunale per antonomasia ovvero...

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Il Comune di Fasano ci riproverà presto. Tenterà nuovamente di alienare quello che viene considerato il gioiello del patrimonio comunale per antonomasia ovvero Masseria Tavernese. È in fase di allestimento, infatti, il nuovo bando d'asta che vedrà, però, ulteriormente scontato l'eventuale prezzo d'acquisto. Se il 28 agosto scorso la gara andò deserta per la cifra di 4.800.000 euro ci sarà un ulteriore ribasso del 5% cioè 240.000 euro all'incirca in meno.

Extra lusso nel Salento, la masseria che vuol fare concorrenza alle strutture della Valle d'Itria

Si tratta comunque di una somma importante ma anche il valore dell'immobile lo è. Ad agosto scorso era tante le aspettative da parte dell'ente comunale e si pensava che alla fine fosse arrivato il momento giusto. Invece non fu così. La cifra andata a gara lo scorso agosto era il risultato della perizia effettuata dal tecnico a cui nel 2018 l'amministrazione Zaccaria aveva affidato il compito di redigere una stima della masseria.

La tenuta

L'alienazione del bene di Torre Canne, una tenuta con circa 90 ettari di terreno, era stata già avviata nel 2008 per un importo di oltre 5 milioni di euro senza che fosse stata presentata alcuna offerta. Ma all'epoca c'era un problema serio in quanto non era stato raggiunto nessun accordo con gli affittuari sia della masseria che dei terreni. Prima dell'asta di agosto, invece, l'ente comunale aveva raggiunto accordi transattivi che obbligavano gli attuali conduttori dei terreni a lasciare tutto in caso di vendita. La cifra, da dividere tra i vari affittuari, è di 367mila euro con un massimo di 270mila euro per l'affittuario della masseria vera e propria ad un minimo di 5mila euro per colui che ha gestito uno spicchio di terreno. Il Comune fasanese aveva accettato questa transazione tanto che anche la Giunta aveva approvato la definizione bonaria. Quindi l'eventuale acquirente avrebbe trovato il tutto libero da persone e cose. Ma neanche questo è stato sufficiente a suscitare l'interesse di qualcuno.

I precedenti

Eppure, qualche settimana antecedente la gara d'asta, gli emissari di tre imprenditori (un canadese, un danese e uno svizzero) avevano visitato la tenuta di Torre Canne effettuando i primi rilevamenti e le primissime valutazioni. Chi li aveva accompagnati nella visita aveva ricavato l'impressione che il sopralluogo avesse rafforzato l'interesse degli emissari per l'immobile e la tenuta. Ma mentre tutto lasciava ipotizzare che potesse essere la volta buona l'asta è andata nuovamente deserta.


Il Comune fasanese aveva anche superato un ostacolo dettato dalla Soprintendenza che aveva dichiarato Masseria Tavernese immobile di interesse culturale dal ministero per i Beni e le Attività culturali e per il turismo. La notifica era stata effettuata a Palazzo dalla Soprintendenza per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e vi si leggeva come l'immobile è stato sottoposto alle disposizioni di tutela ex articolo 12 del decreto legislativo numero 42 del 2004 in quanto dichiarata di interesse particolare.


Era stato proprio il Comune di Fasano a chiedere un parere avendo, come detto, intenzione di procedere alla vendita della masseria. Così è giunto il parere della Soprintendenza: Tavernese riveste particolare interesse culturale ed è quindi soggetta a vincoli. Questi ultimi sono stati inseriti nel bando di gara dello scorso agosto e saranno reinseriti prossimo.
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Quotidiano Di Puglia