Omicidio Maria Geusa: la mamma Tiziana Deserto sarà presto libera

Tiziana Deserto
Ancora pochi giorni e Tiziana Deserto sarà libera. Il 4 agosto prossimo, infatti, la pena cui la 48enne latianese fu condannata, 15 anni di cui 3 condonati...

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Ancora pochi giorni e Tiziana Deserto sarà libera. Il 4 agosto prossimo, infatti, la pena cui la 48enne latianese fu condannata, 15 anni di cui 3 condonati dall’indulto, sarà estinta. Secondo quanto stabilito durante il processo, il 5 aprile del 2004 sua figlia, Maria Geusa di due anni e 8 mesi, fu violentata e uccisa dall’imprenditore Giorgio Giorni dopo che la donna l’aveva consegnata nelle sue mani: l’uomo, col quale Deserto aveva una relazione sentimentale, si trova all’ergastolo mentre la mamma della bambina, su disposizione dell’autorità giudiziaria, fu condannata definitivamente a 15 anni per concorso anomalo in violenza sessuale e omicidio. Deserto fu arrestata nel 2012, dopo l’emissione della sentenza definitiva da parte dei giudici: dal maggio del 2021, la 48enne ha lasciato la cella per passare agli arresti domiciliari, la prima parte dei quali trascorsi in una casa di proprietà della famiglia. Da qualche tempo, però, la donna si trova in una comunità alloggio in un comune della provincia di Brindisi.

 

La vita in carcere

Gli anni del carcere, com’è facilmente immaginabile, sono stati lunghi e difficili per Deserto, che ha ottenuto, nell’ultima parte della pena, la possibilità di scontare il tempo residuo della detenzione agli arresti domiciliari, lasciando definitivamente il carcere. Deserto, quindi, nel maggio del 2021 si è trasferita in una casa di proprietà della famiglia, a Latiano. In seguito, ha spostato il suo domicilio in una casa alloggio di uno dei comuni della provincia di Brindisi.

 

L'omicidio della piccola Maria

La vicenda della piccola Maria scosse profondamente l’Italia intera: era il 2004 e Deserto e Geusa si erano da poco trasferiti a Città di Castello, in provincia di Perugia. Lì conobbero Giorgio Giorni, un imprenditore che si offrì di dare una mano ai due e alla loro figlioletta di appena due anni, garantendo un lavoro all’uomo e un tetto alla famiglia. La disponibilità mostrata inizialmente da Giorni, però, non era probabilmente fine a se stessa sin dal principio: l’imprenditore, infatti, intrecciò una relazione con la mamma di Maria che arrivò a fidarsi di lasciare da sola la bambina in sua compagnia. Fu, quella, una decisione tragica che ha portato alle conseguenze più terribili: Giorni, al termine di un processo molto seguito da tutta la nazione, fu condannato all’ergastolo per aver violentato e ucciso Maria. Deserto ha pagato per aver preso quella decisione: dal 4 agosto prossimo, però, tornerà a essere una donna libera.

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Quotidiano Di Puglia