Una banda di ladri, composta da cinque uomini per ora non identificati, ha assaltato un impianto fotovoltaico installato all’interno della contrada “Lo...
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La strategia era quella classica dei furti in campi osservati da telecamere: tagliare la recinzione metallica con degli strumenti a cesoia, prendere tutto ciò che fosse possibile nel poco tempo a disposizione e scappare a bordo di un’unica auto con la speranza di un errore umano nel sistema di sicurezza in tempo reale.
La professionalità e la prontezza del vigilante hanno impedito un danno molto rilevante per il comune di Brindisi, vista la sostenuta capacità energetica che il campo preso di mira fornisce. Era da diverso tempo che nel brindisino non si assisteva a un’operazione contro le installazioni fotovoltaiche. In passato, i campi sono stati terreno fertile per furti di rame, pannelli e materiali propedeutici alla costruzione. Molto complicata è stata la nascita di tali fonti di energia, lo storico parla chiaro: i cantieri venivano presi d’assalto da facinorosi di diverse parti del Salento. A volte sono stati addirittura alcuni lavoratori assunti per l’installazione o il taglio dell’erba a compiere attività poco ortodosse, mentre in altre situazioni era il sistema di sicurezza a essere deficitario.
In questo caso, tutto ha funzionato con estrema efficacia, ma non è stata di certo fortuna. Ed è giusto riconoscere che anche in questa circostanza si è lavorato bene, con tempismo e concentrazione: fattori che rappresentanto una positiva funzione sociale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia