La vittoria delle auto: niente zona pedonale su corso Garibaldi

La vittoria delle auto: niente zona pedonale su corso Garibaldi
Le auto continueranno a transitare e anche a parcheggiare su corso Garibaldi. Il consiglio comunale, infatti, ha bocciato la richiesta, presentata dai consiglieri di Brindisi Bene...

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Le auto continueranno a transitare e anche a parcheggiare su corso Garibaldi. Il consiglio comunale, infatti, ha bocciato la richiesta, presentata dai consiglieri di Brindisi Bene Comune Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie, di applicare quanto stabilito dal Piano urbano della mobilità adottato nel 2001 e aggiornato nel 2007, ovvero la zona a traffico limitato su corso Garibaldi.

A votare contro la richiesta di Bbc sono stati tutti i consiglieri di maggioranza presenti, 16 in tutto, mentre i favorevoli sono stati 5 consiglieri di opposizione, tra i quali anche i proponenti. Astenuti, invece, i consiglieri di opposizione Antonio Elefante, Antonio Manfreda, Nando Marino e Teodoro Scarano.
La riapertura al traffico di corso Garibaldi, ha ricordato Rossi nel suo intervento, risale all’estate del 2012 quando l’allora sindaco Mimmo Consales decise, principalmente sulla base delle richieste dei commercianti della zona, di consentire il traffico delle auto. L’apertura fu sancita da un’apposita ordinanza sindacale con la quale si introduceva un regime sperimentale in deroga a quanto previsto dal Pum, ovvero la zona a traffico limitato.
 
«L’ordinanza di Consales - per il capogruppo di Brindisi Bene Comune - va considerata decaduta. Quindi bisogna tornare ad applicare il Piano urbano della mobilità». Su questo, Rossi ha chiesto il parere del dirigente del settore Traffico Fabio Lacinio. «Confermo - ha spiegato l’architetto - che il Pum prevede per corso Garibaldi la zona a traffico limitato. Stabilire se un’ordinanza è legittima o meno, però, non spetta a me». Al che, Rossi ha chiesto se un’ordinanza possa prevedere una deroga al Pum, domanda alla quale la segretaria generale Paola Giacovazzo ha risposto positivamente. Senza, però, poter aggiungere nulla sull’ordinanza specifica, dato che il consiglio comunale di ieri si celebrava nel pomeriggio, con gli uffici chiusi e dunque con la documentazione meno recente non accessibile.
La maggioranza, dal canto suo, ha fatto capire immediatamente di non essere disposta ad approvare l’ordine del giorno e così ha fatto leva sul fatto che il Piano urbano della mobilità è ormai obsoleto e va rivisto e adeguato alla situazione attuale per chiedere a Brindisi Bene Comune di ritirare l’ordine del giorno per dare vita, nelle prossime settimane, ad una discussione sul nuovo Pum.
Richiesta evidentemente non accettata da Rossi, al quale non è bastato nemmeno lo spauracchio del danno erariale per convincere la maggioranza. «Sulla base del Pum - ha sottolineato infatti - è stato redatto un progetto di pedonalizzazione di corso Garibaldi, sono stati spesi dei soldi per la pavimentazione ed i marciapiedi. Ora, quindi, qualunque lavoro di ripristino per un manto stradale non progettato per il passaggio delle auto lo segnalerò alla Procura della Corte dei conti, in modo da verificare l’iptoesi di danno erariale. E ne risponderà chi ha messo le firme per l’apertura di una strada che era previsto come pedonale. Volete continuare ad applicare un’ordinanza illegittima? Ve ne assumete tutta la responsabilità».

Come detto, però, nemmeno questa argomentazione ha convinto i consiglieri di maggioranza presenti. In realtà, neanche l’opposizione ha votato compatta visto e considerato che lo schieramento di centrosinistra ha scelto l’astensione invece del voto a favore dell’ordine del giorno di Brindisi Bene Comune. La decisione dunque, almeno per il momento, pare definitiva. A meno che la maggioranza non decida di calendarizzare subito il percorso per l’approvazione del nuovo Pum. Con le commissioni ancora non insediate e senza alcuna prospettiva, almeno nel breve termine, l’obiettivo sembra irraggiungibile. Sempre che non sia l’amministrazione a farsene carico. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia