Nei giorni scorsi, presso il reparto di Ortopedia dell'ospedale Perrino, è stato eseguito con successo un intervento di allungamento degli arti inferiori su una...
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Diventare più alta era il desiderio di una ragazza, non solo per questioni estetiche ma per avere un'altezza che le possa consentire in futuro di svolgere in autonomia semplici operazioni quotidiane senza difficoltà. La ragazza ha contattato il medico nei mesi scorsi, dopo aver saputo del precedente intervento a cui era stata sottoposta un'altra ragazza a Francavilla. Fortemente motivata e sostenuta dai genitori, sa che la strada è ancora lunga. Il percorso per raggiungere una statura normale rispetto all'attuale, pari a quella di una bambina di circa 8 anni, prevede infatti una presa in carico di almeno due anni, con un lavoro graduale e progressivo che porterà ad aumentare la sua altezza di circa 20 centimetri.
«Questa ragazza diventerà a tutti gli effetti mia figlia» dice il dottor Corina. «Per ogni dolore, problema, nuova fase preparatoria ad una successiva operazione, sarà assicurato - aggiunge - un filo diretto e costante con la nostra paziente, una vera presa in carico, fondamentale presupposto per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato e con lei condiviso».
Al primo intervento, preceduto anche da valutazione e supporto psicologico, ne seguiranno altri in vari step, con controlli costanti fino al completamento dell'allungamento dei diversi segmenti di entrambi gli arti inferiori. L'intervento chirurgico, preparatorio ai successivi, è durato circa due ore a cura di una equipe costituita da anestesisti, chirurghi, infermieri, strumentisti, precedentemente informati nel dettaglio sulla complessa procedura che ha riguardato femore, tibia e perone.
Questa tipologia di interventi è tutt'altro che di routine nei nostri ospedali. «In Puglia vengono effettuati - prosegue Corina - da molti anni, ma solo in pochi centri dove è presente personale specializzato, con esperienza sul campo, preparato all'utilizzo di strumenti dedicati a tale trattamento chirurgico». L'augurio dell'Asl è che la conoscenza di questa possibilità contribuisca a ridurre inutili viaggi fuori regione anche in un ambito come quello ortopedico, per curarsi o per migliorare la qualità della propria vita in un caso di importante deficit come questo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia