Le rotte sono quelle. I mezzi di trasporto pure. C’è uno spicchio di mare, quello che divide l’Albania e la Puglia, in cui il tempo par’essersi fermato....
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Naufragi ce ne sono stati. Di recente, a largo delle coste salentine, sono stati operati due salvataggi. Il fenomeno viene monitorato da tempo. L’analisi della Direzione investigativa antimafia, riferita al primo semestre 2016 (l’ultima disponibile) è più che mai nitida: “È stato più volte fatto riferimento allo spiccato dinamismo e all’interazione tra sodalizi pugliesi e albanesi riguardo al traffico di stupefacenti” si legge nel focus della Dia .
“Le recenti attività investigative evidenziano come la Sacra corona unita si avvalga abitualmente della rotta balcanica per il compimento di diverse attività illecite con la complicità di sodalizi slavi.
Nella stessa relazione viene data notizia della costituzione di una squadra investigativa comune ai sensi dell’accordo bilaterale tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Albania. Viene anche manifestata soddisfazione “per la collaborazione di polizia giudiziaria della polizia albanese con la guardia di finanza”. La polizia albanese è infatti dotata di un efficiente apparato radar costiero che consente rilevare qualsiasi movimento di imbarcazioni anche di piccole dimensioni. Viene così segnalata alla guardia di finanza, tempestivamente, qualsiasi imbarcazione che lasci le coste albanesi per attraversare il canale d’Otranto.
Il governo albanese, tra l’altro, ha affidato alla guardia di finanza il rilevamento aerofogrammetrico delle porzioni del territorio albanese sul quale insistano piantagioni di cannabis indica, per la distruzione.
Da qui la proposta della Dda: “Potrebbe essere utile riprisitinare la legge eccezionale, di validità biennale, applicata in passato e ripetutamente prorogata, che vietava il possesso di gommoni e piccole imbarcazioni da diporto”.
“Invero - conclude - negli anni in cui tale normativa è stata in vigore, più volte vi era stata occasione di ascoltare conversazioni tra trafficanti che lamentavano le grosse difficoltà per reperire imbarcazioni sia per il traffico di marijuana che per il trasporto dei migranti”. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia