FRANCAVILLA - Un mazzo di rose, magari. Oppure, un oggettino in ceramica, di quelli che, posati sullo scaffale, anche a distanza di anni, innescano ricordi, momenti, emozioni. Sia...
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Il dirigente scolastico Tiziano Fattizzo dell’istituto è stato categorico nel ribadire “il divieto di accettare i regali”. Non si tratta di una novità, quanto, piuttosto, di rispettare il contratto nazionale di lavoro, comparto scuola, che non prevede regalie. Proprio come i dipendenti pubblici. D’altro canto, la circolare, firmata dal dirigente, parla chiaro. “Con l’approssimarsi della fine dell’anno scolastico – recita il documento – è invalso l’uso tra i genitori di fare un presente ai docenti dei propri figli”. Insomma, niente fiori, niente bomboniere. Niente colletta, circa 5 euro secondo i costumi locali, da promuovere e poi utilizzare per l’acquisto di un “ricordino. Non ci vediamo nulla di male”, racconta un papà. La motivazione? In tempi da campagna elettorale, parlare di “voto” sarebbe inopportuno. Nella circolare, è lo stesso Fattizzo a spiegare i perché.
“Onde evitare – scrive il dirigente scolastico – di creare eventuali contrasti con la legislazione in materia”. E allora, “viene ribadito il divieto al personale Ata di accettare regali dai genitori”.
A puntualizzare come la decisione sia frutto dello studio della normativa vigente piuttosto che delle personali convinzioni, il preside riporta anche i riferimenti normativi. Insomma, non lo dice la scuola, lo dice la legge. La circolare, destinata a far discutere, è stata inviata ai docenti, al personale scolastico e anche i genitori.
Mirabile dictu, i primi a mormorare sull’opportunità di intaccare una tradizione consolidata. Ovvero: colletta, da pochi euro, e acquisto di un ricordino. «Non mi sembra una cosa sbagliata», racconta un papà, ma solo un bel gesto. Che, secondo la legge, potrebbe innescare altre dinamiche. Ben altro chiacchiericcio. E allora, niente regali, con buona pace della consuetudine. La “responsabile collaborazione di ognuno” allontana la possibilità, per i genitori, di fare regali. O, meglio, ai docenti della Montessori-Bilotta di accettare alcunché. Lo dice il dirigente scolastico. Lo dice la legge. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia