Deturpati muri e infissi: graffitaro colto sul fatto

In una sola notte ha realizzato 25 graffiti. I carabinieri di Cisternino hanno denunciato a piede libero un 22enne del luogo, ritenuto responsabile di deturpamento e...

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In una sola notte ha realizzato 25 graffiti. I carabinieri di Cisternino hanno denunciato a piede libero un 22enne del luogo, ritenuto responsabile di deturpamento e imbrattamento di beni immobili, anche di interesse storico o artistico, con graffiti effettuati con vernici spray di vari colori. Tra gli edifici su cui l’indagato ha disegnato è da annoverare anche la Torre Civica sita in piazza Garibaldi all’ingresso del centro storico. L’identificazione dell’autore è avvenuta a seguito dell’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati collocati all’interno del centro urbano, attività condotta con l’ausilio della Polizia Locale di Cisternino. Da un computo è emerso che i graffiti disegnati sia sugli infissi, sia sulle serrande che sulle pareti delle abitazioni sono in totale 25.

 

La maggior parte dei graffiti sono stati effettuati nella notte del 3 febbraio 2019, pertanto alcuni tra i proprietari residenti si sono accorti del deturpamento la mattina seguente. Le parti offese proprietarie degli immobili hanno nei giorni successivi formalizzato la denuncia nei riguardi dell’autore dei graffiti all’epoca sconosciuto, ora individuato. Il giovane sarà chiamato a rispondere del reato previsto dall’art.639 del codice penale che punisce chi deturpa o imbratta le cose mobili altrui. Comunque il reato è stato commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati si applica invece la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300,00 a 1.000,00 €, e se il fatto è stato commesso su cose di interesse storico o artistico si applica la pena della reclusione da tre mesi ad un anno e della multa da 1.000 a 3.000 €. Importante è l’ultimo comma della norma, aggiunto dal decreto legge del 20 febbraio 2017 n. 14 in materia di sicurezza delle città, ovvero che con la sentenza di condanna per i reati commessi su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati o su cose di interesse storico o artistico il giudice può disporre l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero l’obbligo a sostenerne le relative spese o a rimborsare quelle a tal fine sostenute. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia