Alla faccia del rispetto per i morti. Alla faccia, pure, della sacralità del ricordo dei propri cari. Alla faccia delle leggi, quelle più comuni, infrante, nella...
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Un furto che ha scosso la comunità perché, a fronte di un bottino da poche centinaia di euro, ad essere preso di mira è il rispetto per chiunque, nella grande area cimiteriale a ridosso di via San Vito, custodisca il ricordo dei propri cari. I fatti, come detto, la scorsa notte. Poi, della profanazione se ne sono accorti i dipendenti già alle prime luci dell’alba di ieri quando, recatisi intorno alle 5.30 sul posto di lavoro, hanno subito capito, dopo una veloce e quotidiana perlustrazione, che c’era qualcosa che non andava.
Sulle tombe del Campo 4, poste nella parte posteriore del cimitero, i segni evidenti della profanazione. Fiori buttati a terra, cocci di vasi sparsi sul terreno. Soprattutto, i danni sulle marmoree superfici della lapidi, con i vasi in rame, bronzo e metallo letteralmente estirpati, a forza, dalle loro sedi naturali. E poi, spariti anche i portafiori piuttosto che i piccoli oggetti decorativi posti sule lastre.
Un vero disastro che, oltre a produrre l’immediata segnalazione al centralino della caserma della compagnia dei carabinieri nel quartiere Peschiera, ha prodotto l’immediato sdegno delle istituzioni cittadini.
Quotidiano Di Puglia