Era stato denunciato dai vicini per i troppi schiamazzi fuori dal locale: pizzaiolo assolto

Era stato denunciato dai vicini per i troppi schiamazzi fuori dal locale: pizzaiolo assolto
Né molestie né disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone, assoluzioni piene su entrambi i capi d’imputazione per il titolare francavillese di una...

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molestie né disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone, assoluzioni piene su entrambi i capi d’imputazione per il titolare francavillese di una pizzeria d’asporto, che era finito a processo dopo essere stato denunciato da una coppia di vicini di “casa”. L’uomo, un giovane pizzaiolo che da qualche anno a questa parte ha messo su un’attività non lontana dal centro della Città degli Imperiali, non ha - secondo il magistrato - travalicato il limite del rispetto: il fatto non sussiste nel caso del disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone e non costituisce reato nel caso delle molestie.

L’artigiano stato tratto a giudizio davanti al Tribunale penale di Brindisi con l’accusa, appunto, di molestie e di disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone. L’altro ieri, invece, il titolare di una attività di asporto di alimenti e bevande (pizzeria) sita nel centro abitato di Francavilla Fontana, è stato assolto da tutte le accuse a suo carico formulate dalla Procura di Brindisi a seguito delle denuncia – querela presentata da una coppia di vicini i quali lamentavano di essere disturbati in ora tarda dal vociare e dai presunti schiamazzi degli avventori della attività e dello stesso titolare del locale.

Cosa è successo

Sebbene sia d’asporto, infatti, quel locale è piuttosto frequentato e apprezzato dai francavillesi che, nell’attesa di ritirare le loro pizze, finiscono per sostare all’esterno dello stesso. Spesso intrattenendosi a chiacchierare, come in fondo è normale che sia. Non a tutti quel vociare - secondo alcuni, addirittura quegli schiamazzi - piace o perlomeno non da tutti viene tollerato. E infatti il titolare dell’esercizio pubblico è finito nientemeno che a processo per non essere stato in grado - secondo l’accusa - di tenere a bada o silenziare i propri avventori. Non d’accordo con questa impostazione il giudice del Tribunale di Brindisi Ambrogio Colombo, che all’esito del dibattimento ha mandato assolto l’imputato, difeso dall’avvocato Domenico Attanasi dello Studio Open Avvocati.

La Procura aveva chiesto la condanna ad un mese di arresto, una richiesta evidentemente rigettata dal magistrato giudicante. Nel corso della arringa conclusiva, la difesa aveva sostenuto la totale mancanza di prova in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati, ed in particolare dell’elemento della “petulanza” per quanto concerne il reato di molestie, e della “diffusività” delle propagazioni rumorose oltre la soglia della normale tollerabilità per ciò che concerne il reato di disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone. Al centro del processo il tema sempre più spinoso del “difficile rapporto” tra “diritto al riposo” e “diritto allo svago degli avventori e tutela della libertà di impresa” più volte sottolineato dalla Suprema Corte di Cassazione. Le motivazioni saranno rese note entro quindici giorni. Intanto, il pizzaiolo potrà continuare tranquillamente a lavorare senza però pesi sulla coscienza.

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Quotidiano Di Puglia