Marcia della legalità per ricordare il ragazzo ucciso a 19 anni. Il padre: «Voglio sapere perché mio figlio è stato ammazzato»

Una marcia, senza simboli, ma intrisa di significati ha percorso questa sera piazza Umberto I, piazza Dante, via San Giovanni per poi fermarsi davanti all’atrio di Palazzo...

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Una marcia, senza simboli, ma intrisa di significati ha percorso questa sera piazza Umberto I, piazza Dante, via San Giovanni per poi fermarsi davanti all’atrio di Palazzo Imperiali, sede del municipio di Francavilla Fontana. Una marcia per la legalità organizzata dal movimento politico giovanile “Radici 021”, Libera e Unione degli studenti dopo l’omicidio del 19enne Paolo Stasi di mercoleì sera e di altri gravi episodi di cronaca.

I genitori di Paolo al corteo

Dietro al grande striscione “Francavilla alza la testa” sorretto da un gruppo di giovani, anche i genitori di Paolo, Giuseppe e Annunziata e la sorella Vanessa. Presenti alla manifestazione tanti giovani coetanei del ragazzo ucciso, i sindaci di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo, di Latiano, Mino Maiorano, e di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, nonché  l’onorevole Mauro d’Attis oltre a diversi amministratori e consiglieri comunali.

Ricordate le altre vittime

In apertura della marcia Antonio de Simone, di Radici 021, ha voluto ricordare oltre a Paolo Stasi anche il diciottenne Francesco Ligorio ucciso per errore nel 2010 e l’agente di polizia penitenziaria di Taranto, Carmelo Magli ,vittima della mafia e medaglia d’oro al valore civile massacrato nel novembre del 1994.

 

Il padre chiede di conoscere la verità

«Voglio sapere perché mio figlio è stato ammazzato», ha detto il padre di Paolo, Giuseppe prima di chiudersi nel suo dolore.

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Quotidiano Di Puglia