La gestazione è stata lunga e non priva di ostacoli, ma ora è stata partorita la nuova mappa geografica delle Camere di commercio d’Italia. È dei giorni...
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Si apre ora una nuova fase di progettazione che permetterà agli Enti camerali di assolvere alle nuove funzioni strategiche in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale che sono state loro attribuite dal decreto legislativo 219 del 2016.
Il piano riorganizza profondamente il sistema ne razionalizza le strutture producendo contemporaneamente risparmi significativi stimati in 50milioni di euro annui a regime. Il processo di razionalizzazione coinvolge, infatti, anche le aziende speciali che vengono ridotte da 96 a 58, mentre le sedi secondarie scendono del 20% con una riduzione complessiva di un quarto dei metri quadrati utilizzati e la messa a reddito degli uffici non utilizzati. Vengono così “liberati” circa 400mila metri quadrati di immobili. Rivista anche la dotazione organica delle Camere Commercio che nel 2019 sarà di 6.700 unità contro le 8.800 unità del 2016. La ridefinizione delle circoscrizioni territoriali e il processo di razionalizzazione ridefiniscono i punti di riferimento sul territorio, in ragione degli obiettivi e delle strategie comuni, e porterà risparmi importanti: una più razionale riallocazione del personale, maggiori servizi alle imprese.
La Puglia perde solo una Camera, passando da 5 a 4, con l’accorpamento di Brindisi e Taranto, che sono state interessate dal provvedimento perché hanno meno di 75mila imprese iscritte.
«Il decreto razionalizza e rende più efficiente l’intero settore - ha commentato il ministro Calenda - Si è giunti a compimento di un percorso avviato nel 2016 sulla base della proposta di Unioncamere che ha come risultato un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole Camere di Commercio. La riforma porterà risparmi importanti, una più razionale riallocazione del personale, maggiori servizi alle imprese e una rimodulazione dell’offerta anche in relazione alle opportunità del piano Industria 4.0».
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Quotidiano Di Puglia