Un altro episodio rischia di "sporcare" la già tanto frenetica campagna elettorale per le Comunali a Fasano. Nei giorni scorsi, esattamente il 18 maggio, è...
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L'interessato si è così rivolto al suo legale di fiducia, l'avvocato Mariangela Vinci, per denunciare chi materialmente ha falsificato la sua firma sul modulo di accettazione della candidatura nonché la persona che ha autenticato la stessa firma.
«Il 13 maggio - riferisce nella denuncia-querela - ricevevo una telefonata. Durante la conversazione una voce femminile mi invitava a raggiungere il comitato elettorale del candidato sindaco Antonio Clarizio per ritirare il materiale elettorale che mi riguardava. A seguito della suddetta telefonata rintracciavo telefonicamente uno dei responsabili della lista "Fasano Popolare" al quale chiedevo delucidazioni in merito alla commissione dei santini riportanti il mio nome quale candidato della suddetta lista non avendo mai autorizzato la stessa né tantomeno mai firmato alcun modulo di candidatura. Il responsabile giustificava la mia candidatura col fatto che, probabilmente, una delle segretarie preposte alla compilazione dei moduli, notando il campo relativo alla firme dei candidati vuoto, lo aveva appunto firmato».
Per queste ragioni ecco che l’ignaro candidato ha presentato formale querela. Ora la palla passa alla Procura della Repubblica per le necessarie indagini. Ma non si è fatta di certo attendere la replica del candidato sindaco Antonio Clarizio sulla questione. «Abbiamo appreso da alcuni organi di informazione locale che un candidato consigliere comunale, inserito nella lista Fasano Popolare, ha presentato una querela sostenendo che la firma apposta per l'accettazione della candidatura sarebbe falsa, con conseguente coinvolgimento del pubblico ufficiale che ha poi autenticato la stessa - si legge in un comunicato diramato dallo stesso Clarizio -. Comprendiamo e stigmatizziamo le strumentalizzazioni politiche che vengono alimentate in campagna elettorale pur di accaparrarsi qualche voto in più, confidando sul clamore di notizie non veritiere. Si tratta di un modo di fare politica che non ci appartiene e che anzi vogliamo combattere ed allontanare dal nostro Comune. In ogni caso, affermiamo con fermezza il corretto operato e la legittimità di tutti gli atti predisposti per la presentazione delle liste, compresa la raccolta di tutte le candidature. Quindi, al di là di qualsiasi dubbio, è improponibile far ricadere questo genere di responsabilità sul candidato sindaco dal momento in cui sono le liste a scegliere la persona che ricoprirà tale carica e non viceversa. Si tratta certamente di un malinteso che si avrà modo di chiarire nelle competenti sedi, dando immediata disponibilità alla magistratura, sul cui operato si ripone la massima fiducia, riservando ogni azione a tutela della nostra onorabilità». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia