La Fee (Fondazione per l'educazione ambientale) ha assegnato a Fasano e alle sue spiagge la Bandiera Blu 2016. Si tratta di un riconoscimento attribuito, in base a...
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La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà a Roma il prossimo 11 maggio nell’aula-convegni del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). La comunicazione dell’attribuzione della Bandiera blu, la sesta ottenuta da Fasano, è stata fatta questa mattina all’Ufficio comunale Turismo che, con la responsabile Margherita Latorre, ha approntato, come ogni anno, la corposa documentazione analitica richiesta dalla Fee per la valutazione sull’eventuale attribuzione del prestigioso riconoscimento.
I settori sui quali il Comune di Fasano ha dovuto produrre il copioso fascicolo per l’esame da parte della Fee ed il successivo sopralluogo dei responsabili tecnici della Federazione sul territorio costiero fasanese hanno riguardato le “Notizie generali” sul Fasanese con supporto cartografico, “La spiaggia” (che ha interessato tutta la costa da Egnazia a Torre Canne), “Qualità delle acque di balneazione” (con i risultati delle analisi dell’Arpa), “Depurazione delle acque reflue”, “Gestione dei rifiuti” (l’indifferenziata spinta porta-a-porta costituisce un elemento importante ai fini della valutazione complessiva), “Educazione ambientale ed Informazione”, “Iniziative per la sostenibilità ambientale”, “Certificazione ambientale”, “Turismo”, “Lo stabilimento balneare” (con i servizi offerti), “Pesca professionale”, “Adempimenti” procedurali da osservare attentamente con tutti gli allegati tecnici e documentali richiesti, pena l’esclusione dei Comuni dalla valutazione complessiva e dall’attribuzione della Bandiera blu.
Dunque, Fasano, in questo 2016, vanta anche questo tipo di riconoscimento dopo la Bandiera verde ottenuta, per la prima volta, lo scorso 16 aprile e ritirata dal sub-commissario Onofrio Vito Padovano a San Benedetto del Tronto nel corso di un’apposita cerimonia: un riconoscimento, quello della Bandiera verde, attribuito da un campione di pediatri italiani a quei territori costieri della penisola con spiagge giudicate bambino friendly, ossia adatte alle esigenze dei piccoli fruitori. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia