Fermo e dismissione di uno degli ultimi due gruppi rimasti attivi e ulteriore riduzione delle quantità di carbone bruciate nella centrale "Federico II" di Enel....
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«Siamo riusciti dopo una battaglia molto dura e complicata a convincere Enel - ha detto dal foyer del Nuovo Teatro Verdi - a dismettere la centrale a carbone di Cerano. Questo impegno è stato preso per il 2025, già adesso siamo scesi da circa 7-8 milioni di tonnellate di carbone a 1,8. Ma credo che si possa già annunciare che anche grazie forse alla presenza di Al Bano, Enel sta dismettendo uno dei due gruppi a carbone, questo tonnellaggio sarà ulteriormente dimezzato e noi vigileremo che l’impegno a chiudere la centrale entro il 2025 venga rispettato».
«E’ chiaro - ha aggiunto Emiliano - che scattano tutta una serie di problematiche di cui stasera vogliamo discutere: chiudere quella centrale significa che i rimorchiatori nel porto lavorano di meno, non ci sono gli scaricatori, gli 800 operai della centrale rischiano il loro posto di lavoro e bisogna evidentemente capire che la dismissione di un impianto industriale di questo impatto fa sì che bisogna trovare un nuovo modello industriale. Non si può pensare di mandare a casa gli operai e dimenticare le loro famiglie».
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Quotidiano Di Puglia